Materiale nucleare dalla Russia all'Iran: oggi Putin trasferirà al regime degli ayatollah decine di tonnellate di uranio che verrà usato dalla Repubblica islamica per il suo piano nucleare. E' questo l'ultimo quantitativo di una fornitura per complessive 149 tonnellate della cosiddetta 'yellowcake', polvere di uranio concentrato da arricchire mediante apposite centrifughe affinché possa poi essere utilizzato per finalità esclusivamente civili. L'annuncio di Ali Akbar Salehi, direttore dell'Organizzazione nazionale per l'Energia Atomica, citato dall'agenzia di stampa semi-ufficiale 'Fars'.

La fornitura, di cui una prima parte era stata consegnata il 26 gennaio scorso rientra nell'accordo concluso dalla Repubblica Islamica il 14 luglio 2015 con i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che dovrebbe garantire la massima vigilanza sugli approvvigionamenti iraniani, e sul successivo utilizzo.

Il programma nucleare degli ayatollah

Da quando l'accordo è entrato in vigore il 16 gennaio 2016 l'Iran ha importato concentrato di uranio per un totale di 359 tonnellate. Materiale fissile che per essere impegato per scopi bellici dovrebbe essere purificato e arricchito fino all'80% mentre secondo l'accordo, la 'yellowcake' che contiene una percentuale tra il 60/70% di uranio, potrà essere arricchita da Teheran fino a un massimo del 3,5 per cento.

A tale scopo le autorità iraniane sono legittimate a disporre di fino a cinquemila centrifughe 'Ir-1', ma anche a svilupparne modelli più avanzati. Un processo su cui è imposto che si svolga sotto la rigorosa supervisione degli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dell'Onu. 

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