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Giovedì, 18 Aprile 2024
IRAQ

Iraq, strage di donne e bambini: "Cinquecento sepolti vivi"

Ancora orrore in Iraq: cinquecento persone, tra cui molte donne e bambini, sono stati sepolti vivi dai jihadisti dell'Isis. Ventimila curdi sono riusciti a fuggire. E l'Italia valuta l'intervento

ROMA - Ventimila salvi per miracolo. Cinquecento morti in modo inumano. Continua l'orrore in un Iraq sempre più devastato dalla crescita e dalla presa di forza dell'Isis, il gruppo armato jihadista dell'autoproclamato Stato islamico.

Ventimila dei quarantamila profughi degli yazidi nascosti tra le montagne del Sinjar da giorni sono riusciti a fuggire. Già sabato i combattenti curdi, perseguitati dai jihadisti per motivi religiosi, avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga, un passaggio che si è allargato ed è riuscito a salvare la metà dei profughi. Ma cinquecento persone, soprattutto donne e bambini, sono morte sotto gli attacchi dei miliziani dello Stato Islamico. Alcuni di loro, racconta il ministro dei diritti umani iracheno Mohammed Shia al-Sudani, sono stati sepolti vivi, anche donne e bambini. Altre trecento donne sono state, invece, rapite e ridotte in schiavitù dai miliziani dell’Isis. Il loro destino sarà drammatico: serviranno, come raccontato nei giorni scorsi dal portavoce del ministro per i diritti umani, "a soddisfare gli istinti animali dei combattenti dell'Isis"

Intanto, come annunciato da Barack Obama nel suo discorso settimanale, continuano i raid dell'esercito americano per indebolire l'Isis. Gli Stati Uniti hanno colpito per la terza volta le milizie dello Stato Islamico in Iraq. Droni e jet da combattimento hanno effettuato quattro attacchi, eliminando veicoli blindati e un camion che avevano aperto il fuoco contro i civili. 

E, molto presto, gli Stati Uniti potrebbero non essere più soli in territorio iraqeno. Nella notte tra sabato e domenica sono partiti dalla Gran Bretagna i primi voli con gli aiuti umanitari che hanno sorvolato in mattinata i monti del Sinjar lanciando il primo carico di aiuti umanitari. Anche la Francia si è molto esposta. E da domenica anche l'Italia si è aggiunta alla lista di chi porterà aiuto all'Iraq. "Nei primi 7 mesi del 2014 sono stati 12mila i morti in Iraq, noi oggi vediamo la punta estrema del conflitto - ha detto il ministro degli esteri Federica Mogherini - Abbiamo stanziato un milione di euro come governo. Il punto ora è fare arrivare questi aiuti, creare dei corridoi umanitari". E ha fatto intendere che il governo sta valutando un intervento "con il ministero della Difesa".

A parole, durante la messa domenicale, è intervenuto anche Papa Francesco. "Le notizie dall'Iraq - ha detto il Pontefice dopo l'Angelus - ci lasciano increduli e sgomenti: migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate, violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto, distruzione di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali. Tutto questo - ha concluso - offende gravemente Dio e l'umanità".

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