"Indossava mutandine sexy, non è stupro": esplode la 'protesta dei tanga' in Irlanda
La strategia difensiva dell'avvocato in un caso di stupro ha suscitato proteste in Irlanda, nelle piazze e sui social, dove le donne stanno pubblicando le foto dei loro indumenti intimi contro pregiudizi e stereotipi
In Irlanda le donne stanno protestando dopo l'assoluzione di un 27enne accusato di stupro nei confronti di un confronti di una ragazza di 17 anni. Al processo, l'avvocato del giovane, che sosteneva di aver avuto con la 17enne un rapporto consensuale, ha mostrato alla giuria le mutandine che la ragazza indossava quella sera, ovvero un tanga di pizzo davanti, facendo sottointendere così di essere "disponibile" a un incontro sessuale.
La strategia difensiva dell'avvocato O'Connel era stata subito criticata dal Dublin Rape Crisis Centre. Specificando di voler contestare non il verdetto ma il gesto del legale, il Centro ha ribadito la necessità di una riforma del sistema giuridico per tenere fuori dalle aule dei tribunali i pregiudizi contro le donne. "Questo tipo di mitologie e stereotipi sullo stupro compaiono di frequente nei tribunali, perché la difensa dello stupro è sempre che il sesso era consensuale. Così l'accusato può usare qualsiasi cosa per dimostrare che c'è stato il consenso", ha detto all'Irish Independent il numero uno del centro, Noeline Blackwell.
Il tanga è poi diventato ora il simbolo di una protesta che ha preso piede nel paese, in strada e sui social. A Cork, dove si sono svolti i fatti e dove si è celebrato il processo, circa duecento donne sono scese in piazza fin sotto il tribunale con striscioni e slogan, lanciando sulla scalinata dell'edificio decine e decine di indumenti intimi, mentre online è partito l'hasthag #ThisIsNotConsent, utilizzato per postare foto di tanga di tutti le forme e colori per protestare contro i pregiudizi.
Most of my underwear has lace on it. This doesn’t mean I want to be raped. No matter what I wear, no means no!! #ThisIsNotConsent pic.twitter.com/dUBaA702oS
— Clàudia 🎗️ (@catalanaalcor) 14 novembre 2018
To use a pair of a 17 year olds underwear, against her, at her own rape trial is disgusting!#IBelieveHer#ThisIsNotConsent pic.twitter.com/4TGTNi6DRY
— Leanne Byrne (@LeanneByrne2) 14 novembre 2018
In Cork earlier today 😍 #ThisisNotConsent pic.twitter.com/q8WhhG9vxG
— I Believe Her - Ireland (@ibelieveher_ire) 14 novembre 2018
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Il caso è poi arrivato fino al Parlamento, dove la deputata Ruth Coppinger ha mostrato un tanga di pizzo durante una seduta parlamentare: "Potrebbe sembrare imbarazzante mostrare un tanga qui, ma pensate a come si sente una vittima di stupro, quando in modo inappropriato viene mostrata la sua biancheria intima in un tribunale?".
Su Twitter poi Coppinger ha scritto: "Ho sentito che le telecamere non mi hanno inquadrato quando ho mostrato il tanga nella Dáil (la camera bassa del parlamento irlandese, ndr). In tribunale le vittime possono vedere la loro biancheria intima mostrata come prova ed è legale, quindi devono poter essere espsote anche nella Dáil ".
La polemica sul processo segue lo scandalo sulla pubblicazione di dettagli intimi durante il processo a due giocatori di rugby in Irlanda del Nord, assolti qualche mese fa dall’accusa di stupro.