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Mercoledì, 24 Aprile 2024
TERRORISMO / Egitto

Isis, è guerra in Egitto: uccisi decine di soldati

La cellula egiziana dello Stato islamico ha rivendicato la raffica di attentati - almeno 15 - nella penisola del Sinai: attaccate postazioni di esercito e polizia. E' strage

EGITTO - Sarebbero almeno settanta i soldati egiziani uccisi in una raffica di attentati avvenuti al valico di Rafah e a Sheikh Zueid, città nella penisola del Sinai. E' quanto riporta la tv satellitare al Jazeera, anche se un portavoce dell'esercito del Cairo ha riferito di "una decina di vittime" tra morti e feriti. 

ATTACCHI SIMULTANEI - Secondo l'emittente qatariota, che cita fonti proprie, anche a Sheikh Zueid ci sarebbero stati scontri a fuoco e forti esplosioni. Dietro la strage ci sarebbe la filiale egiziana dello Stato islamico che si è attribuita la paternità degli attacchi. Secondo la tv satellitare al Jazeera i jihadisti affermano di aver preso di mira 15 postazioni dell'esercito e della polizia egiziana. Gli attacchi, in simultanea, arrivano pochi giorni dopo l'omicidio del procuratore generale egiziano, ucciso in un attentato con un'autobomba contro il suo convoglio al Cairo.

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L'ASSEDIO - Un gruppo di miliziani dello Stato del Sinai sta assediando la stazione di polizia di al Arish con artiglieria pesante. Lo riferisce il quotidiano egiziano "al Masry el Youm", citando fonti della sicurezza locale, secondo le quali sarebbero in arrivo nell'area rinforzi aerei per rompere l'assedio. I miliziani hanno fatto crollare il tetto della stazione lanciando una serie di bombe a mano. Intanto l'ospedale di al Arish ha reso noto di aver ricevuto finora i cadaveri di 35 persone nell'ambito dell'offensiva lanciata dai terroristi nel Sinai.

Attentato in Egitto, ucciso procuratore

LA RIVENDICAZIONE - La cellula jihadista denominata "Wilaya Sinai", che fa capo allo Stato islamico, ha rivendicato l'offensiva lanciata contro gli obiettivi della sicurezza egiziana nel Sinai. In una nota, citata dall'emittente televisiva "al Jazeera", i terroristi sostengono di aver colpito 15 obiettivi diversi questa mattina e di aver usato nei loro attacchi anche dei carri armati inviati dal Cairo per rafforzare l'esercito nella regione e presi dai miliziani. L'inviato dell'emittente qatariota sostiene che "ormai è in corso una vera guerra aperta nella zona tra le forze jihadiste e l'esercito".

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