Così l'Isis alleva i bambini soldato: "Sgozzate le bambole come fossero infedeli"
Viaggio nei campi dell'orrore dove il Califfato rieduca i ragazzi yazidi rapiti, nel racconto di uno di loro sfuggito ai miliziani. A ognuno dei prigionieri viene data una bambola e una spada per "fare pratica" e imparare a tagliare le teste dei nemici
Bambole non per giocare, ma per imparare a uccidere e sgozzare gli infedeli. Così l'Isis "rieduca" i bambini e i ragazzi yazidi catturati. A raccontare l'orrore che avviene nei campi di addestramento delle milizie del Califfato è un bambino di 14 anni, nome di fantasia Yahya, che ha descritto all'Associated Press come a lui e ai suoi coetanei venisse insegnato a tagliare le teste degli infedeli usando delle bambole e una spada.
Yahya era stato rapito dall'Isis nell'agosto 2014, portato a Raqqa (l'autoproclamata capitale dello Stato Islamico), obbligato a convertirsi all'Islam e spedito in un campo di rieducazione per diventare un miliziano jihadista a Farouq, insieme ad altre centinaia di ragazzi. Nessuna rieducazione invece per le bambine yazide rapite, che vengono date "in premio" ai combattenti e vendute come schiave del sesso. Il ragazzo, che dopo la conversione è stato costretto ad abbandonare il proprio nome curdo che ora non vuole rivelare per evitare ritorsioni contro se stesso e la propria famiglia, è riuscito a scappare e ora si trova in un campo profughi nel nord dell'Iraq.
A Farouq con lui centiana di bambini e ragazzi, tutti fra gli 8 e i 15 anni, racconta il ragazzo all'AP, ripercorrendo i giorni del suo addrestramento, durato cinque mesi e con otto, dieci ore quotidiane di "esercitazioni", uso di armi e studi coranici. Per "fare pratica" su come decapitare gli infedeli, a ognuno di loro veniva data "una bambola e una spada".
L'ADDESTRAMENTO DEI BABY-JIHADISTI (VIDEO)
L'Isis sostiene di avere centinaia di campi di rieducazione e addestramento. Secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, l'organizzazione non governativa con base a Londra, sarebbero almeno 1.100 i bambini siriani al di sotto dei 16 anni costretti a unirsi all'Isis, cinquantadue dei quali sono già morti in combattimento. Otto di loro si sarebbero resi protagonisti di attacchi suicidi. Gli effetti dell'indrottinamento dell'Isis, scrive AP, sono terribili, ricordando ad esempio il video dell'esecuzione di 25 uomini uccisi da "bambini killer" tra le rovine di Palmira.