"Bello vivere nella terra di Allah": intervista alla compagna del killer di Parigi
Hayat Boumedienne, compagna di Coulibaly, uno degli autori degli attentati di Parigi, intervistata su Dabiq, rivista "ufficiale" dell'Isis: "Amèdy è rimasto a Parigi per completare la sua missione"
"Vivere in una terra dove si applica la legge di Allah è molto confortante". A parlare in un'intervista pubblicata su Dabiq, rivista in lingua inglese megafono del gruppo dello Stato Islamico, è Hayat Boumedienne, la compagna di uno degli autori degli attentati di Parigi, Amédy Coulibaly.
L'articolo, intitolato "Breve intervista Oum Basir al-Muhajirah", come vuole la legge dello Stato islamico non è corredato da fotografie della ragazza, 26 anni, che ora si fa chiamare "Oum Basir al-Muhajirah", né fornisce altri ragguagli sulla compagna di Amédy Coulibaly, l'autore dell'attacco al supermercato kosher di Parigi del 9 gennaio, costato la vita a quattro persone. E' pura propaganda.
"Vivere in una terra dove si applica la legge di Allah è molto confortante", ha detto la giovane donna ricercata dalla polizia francese e sposata religiosamente ma non civilimente con Coulibaly: "Sono felice di aver assolto il mio compito", ha aggiunto.
IL VIDEO DELLA STRAGE NEL SUPERMERCATO KOSHER DI PARIGI
Ricordando il suo compagno, rimasto ucciso nel raid delle unità speciali francesi, la donna ha detto che era molto felice quando venne proclamato il Califfato nel giugno 2014: "Ardeva dal desiderio di raggiungere i suoi fratelli sulle terre del califfato e di combattere i nemici di Allah. Voleva fare la sua hijra (emigrazione definitiva nelle terre islamiche, ndr) ma questo gli avrebbe impedito di portare a termine l'operazione che aveva previsto in Francia".
Hayat Boumedienne si rivolge poi alle "sue sorelle" invitandole a "sostenere i loro mariti, fratelli, padri e figli. Consigliateli. Non rendete loro le cose più difficili (...) Non perdete il vostro tempo in futilità o in cose che non vi riguardano. Studiate la vostra religione".
