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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Raid americano contro Isis in Libia: "Progettavano attacchi all'Europa"

Almeno 80 miliziani jihadisti sono rimasti uccisi nel bombardamento di un campo di addestramento dello Stato islamico a Sirte. E' stato questo uno degli ultimi ordini impartiti da Obama che domani lascerà il comando dell'esercito statunitense a Donal Trump

SIRTE (Libia) - I bombardieri americani B-2 hanno compiuto un raid in un campo di addestramento dello Stato islamico in Libia ad un mese dopo dall'annuncio della fine delle operazioni militari americane in Libia. L'azione portata a compimento dal superbombardiere della Air Force statunitense è stato autorizzato dal presidente americano, Barack Obama, che domani lascerà la Casa Bianca a Donald Trump.

Nell'attacco sarebbero rimasti uccisi oltre ottanta i miliziani dello Stato Islamico: le basi Isis in Libia erano appena a 45 chilometri a sud-ovest della loro ex roccaforte di Sirte, in Tripolitania: lo ha reso noto il capo del Pentagono, Ashton Carter, al suo ultimo giorno in carica prima del passaggio di consegne di domani tra Barack Obama e Donald Trump. 

Secondo Carter, tra le vittime sono compresi "di sicuro individui che avevano attivamente tramato per compiere operazioni terroristiche in Europa", e che "potrebbero anche essere legati ad alcuni attacchi gia' avvenuti" sul Vecchio Continente.

I raid, condotti da bombardieri B-2 'Stealth' e da droni armati, hanno colpito seguaci dell'Isis che erano fuggiti in precedenza dalla città costiera. "Subito prima erano stati visti brandire armi, indossare divise tattiche, trasportare mortai e disporsi in formazione", ha spiegato Peter Cook, portavoce del dicastero

Nessun civile è rimasto coinvolto nè erano presenti donne o bambini. Il Pentagono ha riferito che l'operazione è avvenuta "con la cooperazione" del Governo di riconciliazione nazionale di Serraj". 

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