Isis, è tornato il Califfo: "Questi i Paesi da attaccare"

Morto. Ferito. Paralizzato. Mentre si susseguono le indiscrezioni sulle sorti del "Califfo", Abu Bakr al Baghdadi "è tornato". L'Isis ha pubblicato su diversi siti jihadisti un nuovo messaggio audio attribuendolo al fondatore dello Stato Islamico. Messaggio di cui, è bene precisare, è impossibile verificarne l'autenticità. Ma ai jihadisti poco importa: per loro il Califfo ha parlato e ha ricordato che "l'Islam è una religione di guerra" e non di pace.

IL CALIFFATO - Al profeta Maometto, dice al Baghdadi, "fu ordinato di combattere fino a quando tutti adoreranno Allah". Quindi esorta tutti i musulmani a sposare la causa del califfato e ad unirsi alla sua battaglia. "Non ci sono scusanti per i musulmani, ovunque essi siano".

Raccomando ai leoni del Califfato a Raqqa, Mosul, Aleppo (...) o eroi dell'Islam. Siate pazienti e determinati, e cauti perche' i nemici di Allah si stanno mobilitando, crescono, e minacciano la gente di Mosul. Pensiamo che muoveranno prima verso Raqqa e Aleppo, poi Mosul. Siate cauti.

YEMEN, LIBIA, IRAQ - Il messaggio, che accenna ai principali teatri d'azione dell'Isis, dallo Yemen alla Libia passando per Iraq e Siria, contiene minacce ai "crociati" e agli ebrei. L'audio è accompagnato da traduzioni di testo in inglese, russo, turco, francese e tedesco.

Ecco il volto del "califfo"

ARABIA SAUDITA - Si punta l'indice anche contro l'Arabia Saudita: "Dove sono i jet di chi governa la Penisola arabica contro gli ebrei" che profanano il Profeta, sottolinea la voce attribuita al Califfo, che e' stata rilanciata anche da Site, il sito di monitoraggio del web islamico.