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Martedì, 23 Aprile 2024
Isis

"Voglio tornare a casa": jihadista pentito picchiato e arrestato

Diciasette anni e un passaporto non arabo: aveva chiamato a casa per dire ai genitori che si era pentito della sua scelta. Ma un interprete lo ha sentito, così gli altri miliziani dell'Isis lo hanno malmenato e trasferito in una località segreta

Un combattente straniero di 17 anni è stato bastonato e arrestato dalle milizie dell'Isis, dopo essere stato sorpreso mentre parlava al telefono con la sua famiglia, chiedendo aiuto per tornare a casa. Colto sul fatto da un'interprete, è stato malmenato con un bastone, perquisito e trasferito in una località segreta. 

La notizia arriva dalla tv satellitare "Al Arabiya" che cita come fonte l'Osservatorio siriano per i diritti umani. I fatti si sarebbero svolti proprio in Siria, in un internet poi nella città di Raqqa, la capitale dell'autoproclamato califfato di Abu Bakr al Baghdadi. Secondo l'osservatorio, il "jihadista pentito" sarebbe di "nazionalità straniera", ovvero non avrebbe un passaporto arabo ma non viene riferità la nazionalità specifica. 

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