L'Isis rivendica l'attentato contro i militari italiani in Iraq: "Colpiti i crociati"
Lo rivela Site, citando un comunicato diffuso dall'agenzia di propaganda Amaq
L'Isis ha rivendicato l'attacco contro i militari italiani avvenuto in Iraq, vicino Kirkuk. A riferirlo è Site, dopo la diffusione di un comunicato attraverso l'agenzia di propaganda Amaq. "Con l'aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4x4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell'antiterrorismo peshmerga nella zona di Kifri, con un ordigno, causando la sua distruzione e ferendo quattro crociati e quattro apostati", si legge nel comunicato.
Cinque soldati italiani rimasti feriti nell'attentato in Iraq
Intanto le condizioni dei cinque soldati italiani rimasti feriti nell'attentato sono "stabili". Tre di loro sono ricoverati in un ospedale militare di Baghdad: due hanno riportato lesioni alle gambe che hanno comportato delle amputazioni parziali mentre un altro è stato operato per una emorragia interna. Gli altri due militari coinvolti hanno riportato microfratture e lesioni minori. Tutti loro appartengono a una pattuglia interforze impegnata nella missione di addestramento delle forze curde e irachene "Prima Parthica".
Ad esplodere, causando il ferimento dei militari, sarebbe stato uno Ied, un ordigno rudimentale contro il quale "non esiste una contromisura che garantisca la sicurezza assoluta", come ha spiegato il generale Marco Bertolini, ex comandante della Folgore e del contingente italiano in Afghanistan.
Aperta un'inchiesta per attentato con finalità di terrorismo
La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime. Le indagini sono state affidate dal pm Sergio Colaiocco ai carabinieri del Ros, mentre a piazzale Clodio si è tenuto un vertice tra carabinieri e magistrati. Sulla ricostruzione dei fatti gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.