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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il ritorno / Siria

È tornata l'Isis: in 45mila in fuga

L'attacco è la più vasta operazione dei militati dello stato islamico da quando, nel 2019, il Califfato è stato dichiarato sconfitto.

È salito ad almeno 154 morti il bilancio dei combattimenti tra le forze curde e i miliziani dell'Isis che la settimana passata hanno attaccato la prigione di Hasakeh nel nord della Siria. Gli scontri, riferisce l'Onu, hanno costretto 45 mila persone a lasciare le loro abitazioni. 

Giovedì scorso i combattenti dello Stato Islamico hanno scagliato due veicoli carichi di esplosivo contro il carcere di Ghwayran, facendo evadere decine di loro compagni detenuti nella struttura. L'attacco è la più vasta operazione dei militati dello stato islamico da quando, nel 2019, il Califfato è stato dichiarato sconfitto.

A complicare la riconquista del penitenziario è la presenza di centinaia di prigionieri minorenni che, secondo le Forze Democratiche Siriane, l'esercito delle autorità curde, stanno venendo tenuti in ostaggio dai terroristi che intendono impiegarli come scudi umani. 

Le autorità semiautonome curde che gestiscono la regione hanno imposto lo stato di emergenza in tutta Hasakeh, dopo che almeno sette civili sono stati colti nel fuoco incrociato e uccisi. L'Osservatorio ha contato inoltre 102 caduti tra i jihadisti e 45 tra i soldati curdi. A sostegno dei curdi sono intervenute le forze Usa, che stanno pattugliando con elicotteri i cieli della città. 

Secondo le Nazioni Unite, oltre 700 minori sono detenuti a Ghwayran, un'ex scuola trasformata in un centro di detenzione gravemente sovraffollato, che ospita almeno 3.500 sospetti membri dell'Isis. I minori, la maggior parte dei quali ha un'età compresa tra i 12 e i 18 anni, sono per lo più parenti di altri detenuti.  L'associazione Human Rights Watch ha affermato di essere in possesso di messaggi vocali da un minore ferito secondo il quale "ci sono cadaveri ovunque". Save the Children ha affermato invece di aver ricevuto una testimonianza audio secondo cui "ci sono già state molte morti tra i minori".

L'Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede in Gran Bretagna e una rete di informatori sul posto, ha affermato che le forze speciali curde hanno spostato veicoli blindati all'interno del cortile principale della prigione, in vista di un possibile tentativo di assaltare la struttura. I combattenti dell'Isis si sono rintanati in un edificio sul lato Nord della prigione dopo che "dozzine di jihadisti si sono arresi alle forze curde" nelle ultime ore, fa sapere l'Osservatorio.

Farhad Shami, portavoce delle Fds, ha affermato che diversi jihadisti si sono consegnati a seguito di un raid all'interno del carcere. Un corrispondente dell'Afp nella zona ha visto autobus e veicoli militari trasferire fuori dal carcere quelli che sembravano essere combattenti dell'Isis.  

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