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Venerdì, 29 Marzo 2024
ISRAELE / Israele

Israele, minacce di una guerra contro l'Iran in autunno

Teheran: "Non lanceranno uno stupido attacco". Washington: "C'è ancora tempo per una operazione diplomatica"

Da giorni la stampa israeliana parla di un possibile attacco contro le infrastrutture nucleari iraniane, azione che potrebbe essere condotta anche senza l'appoggio dell'alleato statunitense, ma Teheran ha fatto sapere di non credere a queste minacce.

Attacco conto l'Iran in autunno - Tutto è iniziato venerdì scorso, quando il quotidiano Yediot Ahronot ha rivelato la presunta intenzione del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Ehud Barak di attaccare il Paese degli Ayatollah in autunno, anche senza l'aiuto di Washington.

In un'intevista rilasciata all'Hareetz è stato proprio un dirigente israeliano a parlare del pericolo che il Paese starebbe correndo. “Il coltello che si trova sotto la nostra gola è ora più affilato di quando non lo fosse prima della Guerra dei Sei Giorni”, ha dichiarato l'uomo, che ha chiesto di mantenere l'anonimato.

Non è la prima volta che Tel Aviv minaccia un attacco contro Teheran e le sue infrastrutture nucleari. L'Iran ha sempre negato di star costruendo un'arma atomica, e nella stessa Israele solo il 37% della popolazione crede che il Paese degli Ayatollah potrebbe provocare “un secondo Olocausto”, come scrive il giornale Maariv, citato dal quotidiano Le Monde.

Ma Tel Aviv vuole dimostrare, se non al mondo intero almeno ai suoi cittadini, che sta facendo sul serio. Le autorità sono infatti arrivate a sviluppare un servizio di Sms in 4 lingue, che verranno inviati a tutti gli israeliani per avvertirli di un eventuale attacco iraniano. 

Gli Stati Uniti intanto cercano di invitare il proprio alleato alla calma. Un attacco israeliano contro l'Iran alla vigilia delle elezioni del 6 novembre, metterebbe in difficoltà un Paese alle prese con una delicata campagna elettorale.

Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha assicurato che Washington sta “tenendo d'occhio” il programma nucleare iraniano. “Se l'Iran riuscisse a fare dei passi in avanti verso la costruzione di un'arma nucleare ne saremmo informati” ha assicurato Carney, aggiungendo che rimane ancora “del tempo per un'operazione diplomatica con sanzioni crescenti sempre più severe”. 

Teheran ha fatto sapere di non credere alle minacce di Tel Aviv. “Assistiamo regolarmente a queste dichiarazioni senza fondamento” ha commentato il portavoce del ministro degli Esteri, Ramin Mehmanparast, come riporta Le Figaro. “Anche se qualcuno tra i responsabili di quel regime illegittimo volesse condurre una simile stupida azione, non gli sarebbe permesso proprio da forze provenienti dalla stessa Israele”. “Il ripetersi di queste dichiarazioni deriva dai problemi interni dello stesso regime sionista, dalle divisioni profonde e dall'enorme crisi sociale esistente”, ha concluso il portavoce. 

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