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Giovedì, 25 Aprile 2024
MEDIO ORIENTE

Scuole e ospedali bombardati: la guerra di Gaza non è una "farsa"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva bollato come una "farsa" la decisione dell'Onu di aprire una commissione di inchiesta su eventuali crimini di guerra di Tel Aviv. Ma i raid continuano, e a pagare sono sempre i civili

ROMA - Non fa più sconti né prigionieri la guerra nella striscia di Gaza. Forse non né ha mai fatti. Israele continua nei raid aerei per distruggere gli armamenti di Hamas, a volte - come confermato dall'Onu - nascosti in siti civili. E a pagare, ancora una volta, sono gli innocenti, compresi i più piccoli. Il bilancio delle vittime è salito a oltre ottocento morti dall'inizio dell'operazione israeliana. Tra loro anche trentaquattro soldati di Tel Aviv. 

Solo ieri una delle stragi più difficili da accettare. Una scuola dell'Onu, piena di profughi, era stata centrata durante i combattimenti a Beit Hanun, nel nord della Striscia. Tra i diciassette morti e circa cento feriti, anche membri dello staff delle Nazioni Unite. 

La mattanza era arrivata a sole ventiquattro ore dalla decisione del Consiglio Onu per i Diritti umani di aprire una commissione di inchiesta su eventuali crimini di guerra compiuti da Israele e Gaza. Secca era stata la reazione del premier, Benjamin Netanyahu, che aveva liquidato come "una farsa" l'iniziativa delle Nazioni unite.

Intanto, proseguono senza sosta, e con sempre maggiore forza, gli sforzi della diplomazia internazionale per arrivare ad un accordo per il cessate il fuoco. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha proposto un piano in due fasi per fermare le ostilità. Stando a quanto riferito da una fonte americana al New York Times, la proposta di Kerry prevede un cessate il fuoco umanitario di una settimana, che entrerebbe in vigore domenica prossima, seguito dall'avvio dei negoziati al Cairo tra esponenti israeliani e palestinesi, affiancati da delegati internazionali, su questioni economiche, politiche e di sicurezza inerenti la Striscia di Gaza.

Secondo la fonte, il principale punto di disaccordo riguarderebbe l'intenzione di Israele di lasciare i soldati a Gaza durante il cessate il fuoco. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per valutare la proposta americana. Secondo fonti palestinesi, citate oggi dal quotidiano Al-Hayat, Hamas avrebbe accettato, in linea di principio, la tregua umanitaria proposta da Kerry.

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