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Giovedì, 18 Aprile 2024
TERRORISMO

Al-Qaeda minaccia l'Europa: l'Italia ha paura

Il messaggio audio pubblicato su internet dal Fronte al-Nusra, braccio siriano dell'organizzazione terroristica. "Che cosa avrete mai guadagnato dalla vostra guerra contro i musulmani e i jihadisti, se non la tragedia e il dolore che sono piombati sui vostri paesi e sui vostri figli?"

Mentre si rafforza l'offensiva della coalizione guidata dagli Usa in Siria, il leader del Fronte al-Nusra, il braccio siriano di al-Qaeda, ha minacciato di rappresaglie le popolazioni dei paesi occidentali alleati di Washington.

E' la prima volta che il capo di al-Nusra, Abu Mohammad al-Joulani, si esprime pubblicamente dopo l'inizio dei bombardamenti contro le postazioni dello Stato Islamico in Siria.

In un messaggio audio diffuso su internet, ha invitato i "popoli di America e d'Europa" ad opporsi ai loro governi e ha evocato la minaccia di esportare la guerra "a casa loro. I vostri leader non pagheranno da soli il prezzo della guerra, anche voi pagherete caro", ha avvertito il capo qaedista.

Che cosa avrete mai guadagnato dalla vostra guerra contro i musulmani e i jihadisti, se non la tragedia e il dolore che sono piombati sui vostri paesi e sui vostri figli?

E' questa la spaventosa domanda che pone Abu Mohammad al-Joulani, in riferimento ai soldati occidentali caduti in Iraq e Afghanistan e ai civili morti negli attentati dell'11 settembre.

L'ITALIA HA PAURA - "L'allerta per l'Italia è elevatissima, pur in assenza di una minaccia specifica, ma lo è perchè l'Italia è parte di quella grande coalizione internazionale che contrasta il terrorismo, perchè è la sede della cristianità, ed ha fatto scelte importanti anche in Parlamento negli ultimi mesi". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano sul terrorismo dell'Isis, a margine di una Conferenza di alt livello sulla sicurezza a Bruxelles. 

LE BOMBE - Intanto nuovi raid aerei hanno colpito la scorsa notte obiettivi dello Stato islamico in Siria, nelle province di Raqqa e Aleppo. Stando a quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, la coalizione internazionale guidata dagli Usa ha preso di mira un posto di controllo dell'Isis nei pressi della città di Raqqa, di fatto il quartier generale dei jihadisti in Siria, e alcuni granai situati attorno alla città di Minbej, a est di Aleppo. La coalizione aveva già colpito sabato scorso alcuni obiettivi attorno a Minbej. Al momento non ci sono notizie di vittime di questi ultimi raid aerei, messi a segno dopo quelli lanciati contro il principale impianto per l'estrazione del gas di Deir Ezzor, nell'Est della Siria. 

DISTRUTTO IMPIANTO GAS - La coalizione guidata da Washington ha colpito nella notte fra domenica e lunedì un complesso per l'estrazione del gas controllato dai jihadisti dell'Isis in Siria. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti dell'Uomo, le forze internazionali hanno attaccato per la prima volta un impianto di questo genere, ricco di idrocarburi, situato nell'Est della Siria, nella provincia di Deir Ezzor, al confine iracheno. L'impianto Coneco, che si trova "sotto il controllo dello Stato islamico" è il più grande della Siria, ha dichiarato Rami Abdel Rahman, respondabile dell'ong.

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