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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bufera di neve a Istanbul, 500 italiani bloccati in aeroporto: "Aiutateci"

Da quattro giorni centinaia di connazionali attendono un volo per rientrare in Italia. La Farnesina però rassicura: "Vicenda in via di lenta soluzione".

"Siamo qui da venerdì, bloccati all’aeroporto come profughi, abbiamo tantissima paura perché voglio solo ricordare che la Turchia è il luogo di attentati e proprio in questo aeroporto, non molto tempo fa, dei terroristi hanno compiuto un massacro di pendolari come noi che aspettavano di poter partire”.

A parlare è un avvocato toscano, Pina Biagini, che insieme con “almeno altri 500 italiani”, sono bloccati all’aeroporto Ataturk della città turca poiché da venerdì, causa forte nevicata, non riescono a fare ritorno in Italia. Istanbul è stretta nella morsa del gelo che non sembra placarsi, con una la tempesta di neve che da ormai quattro giorni si è abbattuta sulla città. Si tratta della più intensa degli ultimi sette anni secondo il sindaco Kadir Topbas. Fermi i traghetti che collegano Europa e Asia, cancellati dalla Turkish Airlines fino a questo momento almeno 227 voli, un bilancio che potrebbe aumentare considerando che solo ieri la compagnia di bandiera turca ha cancellato più di 600 voli.

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Pegasus Airlines, la più importante low cost turca, ha cancellato 228 voli ieri e 74 oggi fino ad ora. Anche il traffico navale nel Bosforo è stato sospeso, fermi i tir a cui è stato vietato il passaggio nelle tangenziali di Istanbul. “Siamo disperati, qui c’è il caos e l’unica cosa che ti garantiscono è l’albergo per passare la notte ma, per motivi di sicurezza, non ci riconsegnano neanche i bagagli. Ieri – afferma Biagini parlando con l’Agi – siamo dovuti addirittura andare in giro per Istanbul a comprare mutande e calzini. Abbiamo cercato di contattare l’ambasciata, ma ci dicono che non ci sono voli e quindi siamo costretti a rimanere qui. Ci siamo informati e per domani non c’è alcun volo disponibile.

Siamo – conclude Biagini – in balia di nessuno con i mitra della polizia addetta alla sicurezza in bella vista e con una paura che ti fa tremare. La nostra unica speranza è che da Roma qualcuno si passi la mano sulla coscienza e ci dia la possibilità di tornare a casa. Vogliamo solo questo.

La Farnesina però rassicura: "La vicenda è in via di lenta soluzione".
 

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