Il Jobs Act di Hollande scuote la Francia, guerriglia a Parigi
Chiusa la Tour Eiffel, casseurs in azione e gas lacrimogeni: in piazza decine di migliaia con i sindacati nell'undicesimo giorno di protesta contro la riforma del diritto del lavoro
Non è stato risparmiano il simbolo della Francia dalle agitazioni sindacali che scuotono il Paese d'Oltralpe: oggi, in occasione dell'unidicesima manifestazione contro la discussa riforma della legge sul lavoro la Torre Eiffel è rimasta chiusa al pubblico per uno sciopero del personale per la seconda volta dopo il 14 giugno scorso.
Tensioni si sono registrate nelle strade della capitale, con un paio di centinaia di manifestanti incappucciati e vestiti di nero che si sono infiltrati alla testa del corteo lanciando sampietrini sulle forze dell'ordine, che hanno replicato con lo sparo di lacrimogeni.
Premières charges, premières détonations au début du cortège. #manif28juin pic.twitter.com/nK3e4UQ12A
— Andréa Fradin (@FradiFrad) 28 giugno 2016
LA GUERRA DEL JOBS ACT. Decine di migliaia di oppositori alla legge che riordina il quadro normativo del lavoro in Francia sono scesi in piazza ancora una volta nel giorno della votazione del Job Act di Francois Hollande al Senato. A Parigi si sono registrati scontri e arresti benchè i sindacati siano riusciti a portare in strada meno dimostranti che durante le manifestazioni che hanno preceduto l'avvio dei campionati europei di calcio.
Tra le quattordicimila persone, secondo la polizia, e le cinquantacinquemila secondo i sindacati, hanno sfilato a Parigi per la undicesima giornata nazionale di contrasto contro in cammino della discussa riforma dopo il voto in Senato dovrà tornare in discussione alla camera dei deputati
Il Governo, dopo aver minacciato di vietare qualsiasi evento che potesse degenerare in scontri, aveva autorizzato una parata su un percorso breve proporsto dalle organizzazioni sindacali.
#Manifestation contre la #LoiTravail : déjà 24 interpellations Suivez notre DIRECT https://t.co/WFAjczmrqz pic.twitter.com/dB18TWeyzn
— France Bleu 107.1 (@FBleu1071) 28 giugno 2016
I CASSEURS IN AZIONE. Circa 200 persone incappucciate e mascherate con abiti neri hanno preso la testa del corteo gettando sampietrini sulle forse dell'ordine che hanno risposto con lanci di gas lacrimogeni. Già prima della partenza del corteo erano già stati eseguiti 27 arresti nei punti di prefiltraggio.
Philippe Martinez, segretario generale del sindacato CGT, ha annunciato una nuova giornata di protesta per il 5 luglio , quando inizierà la discussione del ddl all'Assemblea dopo il voto Senato.
Les portes des cafés sont fermées #manif28juin pic.twitter.com/FAp6T89ba9
— France Bleu 107.1 (@FBleu1071) 28 giugno 2016
Manifestazioni si sono svolte anche a Marsiglia, Lione, Grenoble, Rennes , Le Havre, Nantes, Strasburgo e Tolosa. Mercoledì e giovedi il premier Manuel Valls riceverà i sindacati ma ha avvertito che non accetterà "negoziati" sul testo stabilendo che il governo non sarebbe tornato sull'articolo 2, che stabilisce la prevalenza del contratto aziendale sull'accordo nazionale sull'orario di lavoro.