rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Mondo

Il Jobs Act di Hollande scuote la Francia, guerriglia a Parigi

Chiusa la Tour Eiffel, casseurs in azione e gas lacrimogeni: in piazza decine di migliaia con i sindacati nell'undicesimo giorno di protesta contro la riforma del diritto del lavoro

Non è stato risparmiano il simbolo della Francia dalle agitazioni sindacali che scuotono il Paese d'Oltralpe: oggi, in occasione dell'unidicesima manifestazione contro la discussa riforma della legge sul lavoro la Torre Eiffel è rimasta chiusa al pubblico per uno sciopero del personale per la seconda volta dopo il 14 giugno scorso.
Tensioni si sono registrate nelle strade della capitale, con un paio di centinaia di manifestanti incappucciati e vestiti di nero che si sono infiltrati alla testa del corteo lanciando sampietrini sulle forze dell'ordine, che hanno replicato con lo sparo di lacrimogeni. 

LA GUERRA DEL JOBS ACT. Decine di migliaia di oppositori alla legge che riordina il quadro normativo del lavoro in Francia sono scesi in piazza ancora una volta nel giorno della  votazione  del Job Act di Francois Hollande al Senato. A Parigi si sono registrati scontri e arresti benchè i sindacati siano riusciti a portare in strada meno dimostranti che durante le manifestazioni che hanno preceduto l'avvio dei campionati europei di calcio.

Francia, proteste in piazza contro il job act

Tra le quattordicimila persone, secondo la polizia, e le cinquantacinquemila secondo i sindacati, hanno sfilato a Parigi per la undicesima giornata nazionale di contrasto contro in cammino della discussa riforma dopo il voto in Senato dovrà tornare in discussione alla camera dei deputati
Il Governo, dopo aver minacciato di vietare qualsiasi evento che potesse degenerare in scontri,  aveva autorizzato una parata su un percorso breve proporsto dalle organizzazioni sindacali.  

I CASSEURS IN AZIONE. Circa 200 persone incappucciate e mascherate con abiti neri hanno preso la testa del corteo gettando sampietrini sulle forse dell'ordine che hanno risposto  con lanci di gas lacrimogeni. Già prima della partenza del corteo erano già stati eseguiti 27 arresti nei punti di prefiltraggio.
Philippe Martinez, segretario generale del sindacato CGT, ha annunciato una nuova giornata di protesta per il 5 luglio , quando inizierà la discussione del ddl all'Assemblea dopo il voto Senato.

Manifestazioni si sono svolte anche a Marsiglia, Lione, Grenoble, Rennes , Le Havre, Nantes,  Strasburgo e Tolosa. Mercoledì e giovedi il premier Manuel Valls riceverà i sindacati ma ha avvertito che non accetterà "negoziati" sul testo stabilendo che il governo non sarebbe tornato sull'articolo 2, che stabilisce la prevalenza del contratto aziendale sull'accordo nazionale sull'orario di lavoro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Jobs Act di Hollande scuote la Francia, guerriglia a Parigi

Today è in caricamento