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Sabato, 20 Aprile 2024
Guerra urbana, scenario da incubo / Ucraina

Kiev accerchiata: quanto può resistere la capitale ucraina?

Il fronte è fermo da giorni. Conquistare una città di milioni di abitanti e 1000 chilometri quadrati di superficie è quasi impossibile. Forse Putin si presenterà davvero al tavolo per negoziare solo quando Kiev sarà accerchiata e demoralizzata, il che potrebbe avvenire nel giro di qualche settimana. Ma c'è anche lo scenario di una lunga guerra urbana

Lo Stato Maggiore ucraino ha indicato, nel suo briefing di ieri sera sulla situazione del conflitto, che le forze russe stanno proseguendo la loro "operazione offensiva" per circondare Kiev, mentre attaccano su altri fronti le città di Izioum, Petrovske, Hruchuvakha, Sumy, Okhtyrka, e anche nelle regioni di Donetsk e Zaparojie. 

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La morsa sulla capitale

Tutto indica che le truppe di Mosca vogliano stringere la morsa sulla capitale. Una manovra a tenaglia. Da una parte i russi stanno cercando di consolidare le proprie posizioni nei distretti nord-occidentali di  Hostomel, Bucha e Irpin, a poche decine di chilometri dal centro di Kiev. Dall'altra parte il tentativo di accerchiamento della città punterebbe a Bohdanivka, a pochi chilometri a nord-est dalla capitale. Nei prossimi giorni, se questa è davvero la strategia delle forze russe (lo sostengono più analisti militari), l'unica via di fuga da Kiev sarebbe lungo la direttrice meridionale, che i russi potrebbero lasciare aperta proprio per favorire la fuga dei civili ma anche per l'eventuale ritirata delle forze ucraine che difendono finora strenuamente la città.

Qualcuno tra gli esperti di geopolitica, chi si dice certo che Putin si presenterà davvero al tavolo con la volontà di negoziare solo quando Kiev sarà accerchiata e demoralizzata, il che potrebbe avvenire nel giro di qualche settimana: piegare dunque con il tritolo la determinazione della popolazione ucraina.

Non è possibile sapere quanto e se le forze russe siano in grado di sfondare davvero a breve a Kiev, dove il fronte è fermo da giorni. Non è chiaro. Conquistare una città di milioni di abitanti e di quasi 1000 chilometri quadrati di superficie è impossibile a oggi per l'esercito russo. Anche se le truppe russe dovesser riuscire a penetrare, resterebbero sempre vaste aree da cui insorgeranno contrattacchi. Più probabile che, in caso di ulteriore escalation, gli attacchi si concentreranno su alcuni snodi infrastrutturali e sui palazzi del potere. "Putin raddoppierà gli sforzi. Potremmo avere davanti alcune settimane molto brutte". La previsione del direttore della Cia William Burns si sta concretizzando in tutta l'Ucraina: ormai la battaglia è dentro le città, le zone franche in queste guerra non esistono. Si muore tra i palazzi a Karkhiv, Mariupol, Volnovakha, Mykolaiv, Chernihiv e alla periferia della capitale.

La guerra urbana è un quadro di combattimento da incubo

Ieri a Kiev sono state ore di calma relativa. La fuga dai sobborghi di Bucha e Irpin è proseguita. Chi rimane si prepara alla resistenza: vengono distribuiti i razzi e missili anti-tank a donati dall'Occidente: "Nelle postazioni scavate nei viali del centro se ne vedono dozzine e trasformeranno in una carneficina qualsiasi assalto frontale", racconta oggi Repubblica. Un assedio a Kiev potrebbe durare mesi. Putin è pronto a un massacro casa per casa? L'opinione pubblica russa lo potrebbe mai accettare?

La guerra urbana è un quadro di combattimento da incubo per la maggior parte degli eserciti. Una città moderna è una zona di difficile navigazione, difficile piegarne la resistenza e imporre una resa. La superiorità aerea o gli attacchi d’artiglieria hanno poco effetto: eventuali bombardamenti a tappeto creano dei veri labirinti di macerie facilmente difendibili. Kiev poi si presta a una difesa prolungata con una rete della metropolitana vasta, con rifugi e percorsi sotterranei. In più c'è  il sistema di canali e affluenti del Dnepr, dove i russi si troverebbero a dover costruire ponti sotto il fuoco nemico. 

Gli strateghi hanno notato che un’insurrezione ucraina potrebbe imporre un tributo umano e finanziario significativo e sostenuto alla Russia poiché sarebbe necessario dedicare molte più risorse per un periodo di tempo molto più lungo di quanto previsto. Nel frattempo, i paesi della NATO probabilmente fornirebbero un’assistenza difensiva segreta ma molto solida alla resistenza ucraina. Una relazione dell’intelligence degli Stati Uniti indirizzata ai deputati e ai senatori Usa e datata 28 febbraio sosteneva che ai russi serviva un mese per far cadere la capitale ucraina. Entro la fine di marzo il destino di Kiev sarà chiaro.

A dicembre, quando la guerra sembrava uno scenario impensabile, un ufficiale di artiglieria dell'esercito britannico in pensione che ha servito come consigliere dell'esercito ucraino, avvisava "La Russia in Ucraina si troverà a combattere contro un esercito determinato, robusto, qualunque cosa Putin scelga di fare".

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