BRUXELLES - L'attentatore ha il volto nascosto da un cappellino, il cappuccio di una felpa e gli occhiali scuri. Arriva al museo, estrae un'arma da fuoco tipo kalashnikov e spara, prima di rimettere tutto in due borse e fuggire a piedi.

Sono alcuni terribili fotogrammi diffusi dalla procura di Bruxelles, nei quali sono mostrati alcuni momenti dell'aggressione al Museo ebraico di rue des Minimes in cui sono rimaste uccise quattro persone. Le quattro vittime sono una coppia di turisti israeliani, una volontaria francese della struttura e un impiegato belga del museo. 

La procura di Bruxelles ha anche diffuso un identikit e un appello alla cittadinanza a collaborare. Intanto la sicurezza davanti all'ambasciata israeliana di Bruxelles, nel quartiere residenziale di Uccle, è stata rafforzata e la sorveglianza è estesa anche ad altri obiettivi ritenuti "sensibili". Il livello d'allerta per il rischio di attacchi terroristici è infatti al massimo livello (il quarto su una scala di quattro) in tutto il Paese, con una massiccia mobilitazione di polizia.

"E' troppo presto per parlare di attentato terrorista o di attacco antisemita": così la portavoce della procura di Bruxelles in una conferenza stampa al Palazzo di giustizia opta per la strada della cautela. Secondo quanto spiegato, inoltre, le identità delle vittime della sparatoria non vengono ancora divulgate perché sono ancora in corso le procedure di informazione alle famiglie.