rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Mondo Corea del Nord

Corea del Nord, che fine ha fatto Kim Jong-un? Il giallo è sempre più fitto

Le voci sulle condizioni di salute del dittatore nordcoreano si rincorrono da giorni. E' ormai scomparso dai radar da settimane: individuato in un compound il suo treno

"Morto", secondo alcune voci non confermate e non confermabili riportate dal sito americano Tmz. "Gravissimo dopo un intervento al cuore", secondo altri media. "In buona salute" secondo altre voci. La realtà è che nessuno sa che fine abbia fatto Kim Jong-un, il dittatore nordcoreano, che ha 36 anni. Le voci sulle sue condizioni si rincorrono. E' scomparso dai radar da settimane. L'ultima novità è arrivata da un gruppo di monitoraggio con sede negli Stati Uniti, che ha diffuso le immagini satellitari di quello che potrebbe essere il suo treno in un'esclusiva località turistica (Wonsan) nell'est della Nordcorea. Le immagini satellitari, riferisce 38 North, mostrano il convoglio ferroviario, "lungo circa 250 metri", fermo alla stazione del compound "almeno a partire dal 21 aprile". Secondo fonti anonime riportate dal quotidiano sudcoreano Dong-a Ilbo, il leader si sarebbe trasferito in quella località dopo che alcuni alti ufficiali a lui vicini sono risultati positivi al Covid-19, quindi per precauzione, ma sarebbe in buone condizioni. 

Un analista politico dell'Università di Pusan in Corea del Sud, Robert Kelly, ha sottolineato che il silenzio a livello ufficiale della Corea del Nord lascia pensare che "probabilmente c'è qualcosa che non va, che sia morto o inabile o in coma". Parlando a Sky News Uk, Kelly ha dichiarato: "Visto quanto sono state tranquille Corea del Nord e Cina, la mia ipotesi è che probabilmente c'è qualcosa che non va nella sua salute, il che non sarebbe necessariamente sorprendente. È morbosamente obeso, fuma, ha avuto la gotta in passato. Immagino che nelle prossime due settimane sentiremo formalmente qualcosa a riguardo". Kelly ha spiegato che "l'unica prova definitiva finale" che Kim Jong-un è vivo sarebbe se apparisse in pubblico.

Era stata la CNN, citando fonti dell'intelligence Usa, a ipotizzare a inizio settimana che il leader nordcoreano Kim Jong-un fosse in "gravi condizioni" dopo un non meglio specificato intervento chirurgico. A far nascere i sospetti sullo stato di salute di Kim era stata la sua assenza, il 15 aprile scorso, alle celebrazioni del compleanno del nonno Kim il-Sung, fondatore della nazione. Non era mai accaduto prima. Aveva invece partecipato l'11 aprile a una riunione del Politburo del Partito Una fonte dell'amministrazione Usa ha detto alla CNN che le informazioni sulle gravi condizioni di salute di Kim sarebbero credibili. La Corea del Nord non ha fornito alcun commento. Al momento la Corea del Sud ha comunicato di non avere individuato "nessun segno insolito" all'interno del Paese. Non si sono notate misure di sicurezza eccezionali, né a Pyongyang né al confine perennemente militarizzato con la Corea del Sud sul 38esimo parallelo. Di fatto la situazione rimane oscura, poiché la raccolta di informazioni a Pyongyang è impossibile. La Corea del Nord controlla strettamente qualsiasi informazione che circonda il suo leader, che viene trattato come una divinità. La Corea del Nord non ha stampa libera e nel corso degli anni ci sono state molte indiscrezioni su Kim Jong-un che si sono poi rivelate false.

Le speculazioni sulla salute di Kim Jong-un non possono essere verificate ed è presto per saltare alle conclusioni. Nessuna conferma su quanto pubblicato dal New York Post, che ha citato il vicedirettore della televisione satellitare Hong Kong HKSTV, che a sua volta ha citato una "fonte molto solida", secondo cui Kim sarebbe morto. Nessuna conferma nemmeno su quanto scritto dal quotidiano giapponese Shukan Gendai secondo cui Kim è in uno "stato vegetativo". Il fatto che anche oggi sulla prima pagina del quotidiano di regime Rodong Sinmun non ci sia, a differenza di quanto accadeva fino a poche settimane fa, alcuna traccia di Kim non fa altro che rendere più fitto il mistero. Da Seul, Pechino e Washington per ora cautela massima. Nel 2014, dopo essere sparito nel nulla per sei settimane, il dittatore tornò in pubblico appoggiandosi a un bastone.

Acquisti forsennati a Pyongyang, soprattutto di prodotti di importazione, dai detergenti, all'elettronica ai liquori e negli ultimi giorni anche di prodotti locali, dal pesce in scatola alle sigarette. Sarebbe questo un segnale che le recenti voci sulla morte o una grave malattia di Kim Jong Un avrebbero un fondamento. Lo scrive Anna Fifield, giornalista del Washington Post esperta di Corea del Nord e autrice di una biografia di Kim. Secondo le fonti raccolte dalla Fifield, in questi giorni numerosi elicotteri hanno sorvolato la capitale nordcoreana e sono stati registrati diversi stop ai collegamenti ferroviari interni e a quelli transfrontalieri con la Cina.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corea del Nord, che fine ha fatto Kim Jong-un? Il giallo è sempre più fitto

Today è in caricamento