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Giovedì, 25 Aprile 2024
Strategie / Corea del Nord

Cosa c'è dietro l'impressionante dimagrimento di Kim Jong Un

Il leader nordcoreano si mostra al mondo con 20 chili in meno e una mobilità ben diversa rispetto al passato. Non è solo una questione di salute, ma ci sarebbero motivazioni politiche. Con, sullo sfondo, i nuovi test missilistici

La Corea del Nord ha organizzato giovedì scorso una sfilata "delle forze paramilitari e della sicurezza pubblica" a Pyongyang nella notte tra mercoledì e giovedì. Si tratta della terza parata in meno di un anno. Un evento quindi non così atteso né abituale. Forse un tentativo del regime di mostrarsi al mondo come "libero dal Covid", come più volte annunciato in pompa magna dai media di stato.

La sfilata è stata meno provocatoria delle precedenti e ha visto sfilare i membri del ministero delle Ferrovie, della compagnia aerea Air Koryo e alcune armi strategiche. Il leader nordcoreano Kim Jong Un è apparso davanti alla folla e ha "salutato calorosamente" la popolazione, ha scritto l'agenzia ufficiale KCNA. Anche le Guardie rosse e i membri del Partito dei lavoratori hanno partecipato alla parata, oltre che paracadutisti e membri delle unità paramilitari.

Gli occhi del mondo su Kim Jong Un

Gli occhi del mondo erano tutti puntati su Kim. Nei video diffusi il giorno seguente, si nota come il dittatore indossasse un completo color crema e una cravatta bianca, ma dettagli (trascurabili) sullo stile a parte, soprattutto si vede come abbia perso almeno una ventina di chili (il calcolo è dei servizi segreti sudcoreani).  Lo stato di salute di Kim Jong-un sin da inizio estate ha destato perplessità sul futuro della Corea del Nord. Un Kim visibilmente dimagrito è apparso sui media del regime quando il Partito dei Lavoratori di cui è al vertice si è riunito in sessione plenaria. Non era il ritratto della salute

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Un dimagrito Kim Jong Un a inizio estate. Non il ritratto della salute. Le immagini che sfuggirono al filtro della propaganda fecero il giro del mondo.  Foto: KCTV (editata da NK News)

Durante l'ultima parata in piazza Kim Il Sung, che prende il nome da suo nonno, il fondatore del paese, Kim ha invece sorriso a lungo, salutato la folla e baciato i bambini che gli hanno regalato dei fiori. Magro e in forma. Si muoveva senza difficoltà e discorreva animatamente con alti funzionari. Il culto della personalità nelle dittature militari si basa da sempre sull'immagine e la forma fisica del leader. Quello attuale è un enorme cambiamento rispetto al 2018, quando le riprese televisive (sempre ufficiali, quindi le più favorevoli possibili) lo mostravano mentre lottava per riprendere fiato mentre accompagnava il presidente sudcoreano Moon Jae-in in una breve escursione al Monte Paektu. Moon, che ha trent'anni in più di Kim, sembrava addirittura più giovane del leader nordcoreano.

Secondo la maggior parte degli esperti la perdita di peso di Kim è al momento più probabilmente il risultato degli sforzi per migliorare la sua forma che un indicatore di problemi di salute, considerando la sua recente regolare attività pubblica. Il fumo eccessivo, il consumo di alcol e una dieta inappropriata lo avevano portato a sfiorare i 140 chilogrammi di peso: noti problemi di salute colpiscono la sua famiglia da generazioni, come il diabete e i disturbi cardiaci che hanno causato la morte del padre Kim Jong Il e il nonno Kim Il Sung.

Ci sarebbe uno scopo politico

Ma ci sarebbe anche uno scopo politico, come nota la CBS. Kim Jong Un sta affrontando forse il suo momento più difficile da quando è alla guida del Paese, ovvero da 10 anni. Le sanzioni economiche volute in primis dagli Stati Uniti  e la chiusura delle frontiere causa pandemia hanno dato un duro colpo all'economia già di per se poco florida.

Nelle scorse due estati la carenza di cibo e altri beni di consumo è stata aggravata dalle inondazioni. Nei mesi scorsi il paese asiatico lottava per affrontare una gravissima crisi alimentare, certo non paragonabile alla carestia che negli anni '90 uccise migliaia di persone. La carestia nordcoreana colpì il paese dal 1994 al 1998, Kim Jong-il aveva appena preso il posto del padre Kim Il-Sung e la propaganda di regime definì quegli anni terribili come "la Marcia ardua" o "la Marcia della sofferenza". All'epoca la carestia venne provocata da vari fattori, tra cui la perdita del supporto sovietico dopo lo scioglimento dell'URSS che portò ad un crollo della produzione di cibo e di importazioni. La crisi venne esacerbata da alluvioni e siccità. Le stime delle vittime sono tutt'oggi molto variabili: su una popolazione di circa 22 milioni di abitanti, morirono in centinaia di migliaia.

La ragione più probabile per cui i media statali menzionrano a inizio estate il suo peso in calo era "correlata alle conseguenze economiche legate alla pandemia", diceva ai media sudocoreani Chad O'Carroll, CEO del Korea Risk Group con sede a Seoul. "Indipendentemente dalla motivazione per la rapida perdita di peso di Kim, sembra che ci sia un certo valore propagandistico nel dimostrare che anche il leader della Corea del Nord sta sopportando le stesse carenze alimentari che stanno colpendo il Paese in questo momento".

È diventato però oggi fondamentale per Kim costruire nuovamente l'immagine di leader giovane e forte, in grado di far uscire il paese dai guai. Questi sforzi sono totalmente coerenti con l'ultima parata, che ha messo in mostra le unità di protezione civile coinvolte negli sforzi per ricostruire l'economia e le comunità distrutte dalle inondazioni: un messaggio interno di unità.  Il regime intende proiettare l'immagine di un "normale statista".

"È anche un marito e un padre di tre figli che si avvicina ai 40 anni, quindi non è strano che si preoccupi della sua salute", ha detto alla CBS Park Won-gon, professore alla Seoul's Ewha Womans University. La vita personale di Kim è normalmente tabù. Kim e la sua famiglia sono trattati come divinità moderne. Perché la salute di Kim Jong Un non è una questione di scarsa rilevanza geopolitica? Il motivo è tutto sommato semplice: il leader 37enne non ha pubblicamente mai indicato un potenziale successore che prenderebbe il controllo dell'avanzato arsenale nucleare della Corea del Nord, né ci sono figure politiche in ascesa e pubblicamente riconosciute come tali a Pyongyang. In Corea del Nord Kim Jong Un decide tutto: lo stato di salute di Kim è una questione di sicurezza estremamente importante: "È probabile che ci fossero preoccupazioni interne sul fatto che fosse sovrappeso, ed era importante per Kim ridurre queste preoccupazioni e presentarsi come un leader giovane e sano in grado di gestire il potere".

Nuovi test missilistici in Corea del Nord

La Corea del Nord ha effettuato con successo il fuoco di prova di un nuovo tipo di "missile da crociera a lungo raggio durante il fine settimana, ha detto domenica l'agenzia di stampa ufficiale KCNA. Secondo l'agenzia, i lanci di prova, effettuati sabato e domenica, sono avvenuti alla presenza di alti funzionari nordcoreani e i test hanno avuto successo. Si tratta, continua l'agenzia distampa ufficiale, di "un'arma strategica di grande importanza"; secondo l'Accademia nordcoreana delle scienze della difesa nazionale, "i missili hanno percorso 1.500 chilometri per 7.580 secondi (...) prima di colpire i bersagli". Questi missili a lungo raggio sono i primi a verificarsi durante il mandato del presidente degli Stati Uniti Joe Biden: "Questo lancio è serio, non solo 'come al solito'", titola la rivista americana NK Pro, specializzata in affari nordcoreani.

Il governo giapponese si è detto "davvero preoccupato" dopo il test nel fine settimana da parte della Corea del Nord di nuovo missile da crociera a lungo raggio. Un'arma in grado di colpire gran parte del territorio del Giappone, ha annunciato l'agenzia ufficiale KCNA, secondo cui i missili hanno viaggiato fino a 1.500 km di distanza. Il Pentagono ha commentato a sua volta il nuovo lancio di missili nordcoreani con una nota. "La perdurante attenzione della Corea del Nord allo sviluppo del suo programma militare e le minacce che rappresenta per i suoi vicini e la comunità internazionale", osserva, sottolineando che l'impegno americano nel difendere gli alleati nella regione resta "ferreo". 

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