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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Kirchner affossa il Fondo Monetario Internazionale con una raffica di tweet

"L’Argentina - scrive la Kirchner - è una parolaccia per il sistema finanziario globale di rapina e per i suoi derivati. L’Argentina ha ristrutturato il suo debito e ha pagato tutto, senza più chiedere nulla in prestito"

Non sono andate giù alla presidente argentina Cristina Kirchner le critiche del Fondo Monetario Internazionale. Il FMI aveva definito “inesatte” le statistiche presentato a Buenos Aires su su inflazione e Pil dall’Indec, "l’Istat argentino".

Con una raffica di 28 tweet in circa 30 minuti la Kirchner ha accusato tutto e tutti. “Chi poteva immaginare allora un mondo trascinato a terra dai mercati finanziari? Néstor il mio compagno aveva previsto tutto. Dove stava il FMI che non ha potuto accorgersi di nessuna crisi? Dove stava quando si formavano non bollicine bensì mongolfiere speculative? Dove stava uno dei suoi ex direttori (si parla di Rodrigo Rato, ndr) quando Bankia, la banca che lui dirigeva, ha dovuto essere aiutata con miliardi di euro? Oggi la Spagna ha il 26% di disoccupati, in gran maggioranza giovani e sfrattati. In quali statistiche sono raffigurate queste tragedie?"

Cristina Kirchner critica la scarsa incisività del Fondo Monetario Internazionale: "Quali sono i parametri o le “procedure” con cui il FMI analizza i paesi falliti che continuano ad indebitarsi, con popolazioni che hanno perso la speranza? Che succede con i paesi emergenti come noi che hanno sostenuto l’economia mondiale nell’ultimo decennio e a cui oggi vogliono mettere in conto i piatti rotti da altri? Conoscete qualche sanzione del FMI, qualche decisione contro questi altri che si sono arricchiti e che hanno fatto fallire il mondo? No, la prima misura che prende il FMI è contro l’Argentina".

I tweet continuano: "L’Argentina alunna esemplare del Fondo Monetario Internazionale negli anni Novanta, che seguì tutte le ricette del FMI e che, quando esplose nel 2001, è stata lasciata sola. Da sola, senza accesso al mercato finanziario internazionale l’Argentina ha visto crescere in 10 anni il suo PIL del 90%, la crescita maggiore di tutta la sua storia. L’Argentina che ha costruito un mercato interno con l’inclusione sociale e le politiche anticicliche. Ha pagato tutti i suoi debiti al FMI, ha ristrutturato due volte, nel 2005 e nel 2010, il suo debito andato in default con il 93% di accordi con i suoi creditori senza chiedere più nulla in prestito al mercato finanziario internazionale, per farla finita con la logica dell’indebitamento eterno. E con il business perenne di banche, intermediari, commissioni, ecc, che avevano finito con il portarci al default del 2001. Questa sembra essere la vera causa della rabbia del FMI."
 
"L’Argentina - scrive la Kirchner - è una parolaccia per il sistema finanziario globale di rapina e per i suoi derivati. L’Argentina ha ristrutturato il suo debito e ha pagato tutto, senza più chiedere nulla in prestito. 6.9% di disoccupati, il migliore salario nominale dell’America latina e il migliore potere d’acquisto misurato in Dollari statunitensi. Nel 2003 avevamo il 166% di debito su un Pil rachitico, il 90% del quale in valuta straniera. Oggi abbiamo il 14% di debito su un Pil robusto e solo il 10% è in valuta straniera. Perciò mai fu migliore il titolo del comunicato del ministero dell’Economia argentino di oggi: “Ancora una volta il FMI contro l’Argentina”. FMI + FBI contro l’Argentina. Non spaventatevi, il FBI sono i Fondi Buitres (avvoltoi, ndr) Internazionali. Noi continueremo a lavorare e a governare come sempre per i 40 milioni di argentini”.

Negli ultimi mesi l'inflazione reale si fa sentire assai più di quella dichiarata a Buenos Aires e la mancanza di sicurezza, i continui black-out e le accuse di corruzione hanno fatto scendere di molto il gradimento verso la presidente. Già nei mesi scorsi Cristina Fernandez de Kirchner aveva rimandato le accuse al mittente. Parlando all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la leader argentina aveva avvertito: "Questa non é una partita di calcio ma la crisi economica più grave che si ricordi dagli anni '30 (…) Il mio paese non é una squadra di calcio, e' una nazione sovrana che prende le sue decisioni e che non accetterà minacce per le quali se non fa una certa cosa gli tireranno fuori il cartellino rosso".

Il ministero argentino dell'Economia ha chiesto una riunione urgente e straordinaria del Consiglio di Governatori dell'Fmi, "perché esamini la politica dell'organismo verso il nostro paese e la sua parte nell'origine della crisi economica e finanziaria mondiale".

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