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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mondo

Il kit per la fine del mondo

Lampadine per disinfettare, walky-talky per comunicare, alcolici per dimenticare: questi alcuni degli accessori messi in vendita nei kit necessari per sopravvivere alla profezia dei Maya

Tra i credenti che corrono a confessare i loro peccati, i superstiziosi che prenotano un albergo nei luoghi deputati alla salvezza e gli scettici che, sulla scia del “non si sa mai”, stilano la lista delle cose da fare prima del "giorno X", l’unica certezza attuale è che il clamore creato attorno al tormentone dei Maya e della profezia apocalittica è un'industria molto redditizia. L’ennesima trovata è una lunga serie di gadget e kit di sopravvivenza, consigliati come “necessaire” da portare con sé nel caso in cui un asteroide gigante, un virus mutante, una guerra nucleare o chi per loro dovessero cogliere impreparati l’umanità. 

“Se davvero la fine del mondo è in arrivo, meglio essere preparati” è il motto con il quale un’azienda messicana ha sponsorizzato il corredo per resistere alla sedicente ecatombe, con fiammiferi, uno speciale coltello, cioccolato, un quaderno per scrivere i propri ricordi, una bottiglia d’acqua e una boccetta di un liquore all’anice prodotto nello Yucatan, che si dice essere la bevanda dei Maya.

Tuttavia, senza arrivare in Messico, basta munirsi di scatolette di cibo a lunga conservazione, filtri per depurare l'acqua, lampadine che in 90 secondi disinfettano i liquidi da virus e batteri, oltre alle immancabili valigette da pronto soccorso, accessori base consigliati nel caso in cui l’Apocalisse non mieta vittime ma procuri solo tanto spavento e qualche graffio, da comunicare con un walky-talky a chi se l’è vista brutta ma può ancora raccontare la tremenda esperienza.

Se poi si vuole tenere sotto controllo il count down, c’è pronto l'orologio che segna giorni, ore, minuti e secondi che scandiscono l'avvicinarsi della “fine” e con 228 euro ci si può portare a casa un visore notturno a raggi infrarossi (metti che sia solo un black out?!).  Chi, invece, è pronto all’inesorabile con stoica rassegnazione, può decidere di affogare il pensiero in una birra scura e forte, la 2012 Black Ale, prodotta per l’occasione da uno dei birrifici più antichi degli Stati Uniti, Stevens Point Brewery e festegggiare scegliendo il party di commiato universale più vicino a casa sua tra quelli organizzati in ogni parte del mondo.

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