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Venerdì, 19 Aprile 2024
KENYA / Kenya

La nuova Silicon Valley da sogno nel cuore dell'Africa

Il presidente keniano Mwai Kibaki ha dato il via ai lavori di costruzione del polo tecnologico di Konza. Nella savana sta nascendo una nuova città che accoglierà 100.000 lavoratori

Decine di aziende hanno già manifestato il loro interesse per trasferirsi in quella che sarà la "Silicon Valley" dell'Africa. Il presidente keniano Mwai Kibaki ha dato il via ai lavori di costruzione del polo tecnologico di Konza. Il governo spera che possa diventare un punto di riferimento nel settore dello sviluppo delle tecnologie ICT a livello regionale.

Si chiamerà Konza City Technology e sarà una vera e propria città destinata ad accogliere oltre 20.000 lavoratori entro il 2015, per arrivare a 100.000 entro il 2030. Nella savana sorgerà quindi una città nuova di zecca con tanto di università, centri di ricerca, hotel ed oltre 35.000 abitazioni.

Il polo di Konza si trova circa 60 chilometri a sud di Nairobi. Entro la fine del 2015 si estenderà su una superficie di 2000 ettari. Il quotidiano economico keniano ‘Business Daily’, scrive che 250 imprese, sia locali sia internazionali (Huawei, Samsung, RIM), hanno dato il loro supporto al progetto: investiranno l'equivalente di otto miliardi di euro nei lavori. Il ministro per la Tecnologia Bitange Ndemo ha detto che 18 aziende hanno già presentato il proprio progetto. Ulteriori 30 aziende attenderanno l'esito delle elezioni del prossimo 4 marzo prima di avviare gli investimenti. Si tratta di aziende operative nei campi dell’informatica, dell’istruzione e del turismo.

Oltre agli investitori keniani, hanno creduto nel progetto coreani, giapponesi, canadesi, indiani e cinesi. Il governo ha assicurato che nei prossimi giorni sarà reso pubblico l'elenco completo delle imprese interessate.

Konza e Nairobi saranno collegate con una rete di trasporto pubblico collettivo ad alta velocità per limitare l’impiego delle auto private. Il più evidente problema che la città dovrà affrontare è quello delle risorse idriche. La città sarà dotata di bacini di raccolta per il recupero delle acque piovane sui tetti di tutti gli edifici e in prossimità di sistemi sotterranei. Tutte le costruzioni edilizie, sia residenziali che commerciali o terziarie, avranno a disposizione un impianto per il recupero delle acque grigie, rendendole riutilizzabili sia per l’irrigazione delle aree verdi che per gli scarichi dei servizi igienici.

Lo scrittore Hukak Wario parla della nuova città come di un simbolo del nuovo Kenya: "Il popolo del Kenya non ha partecipato alla progettazione di Nairobi. E' stata progettata dal governo coloniale, come una città per se stessi, attorno a una stazione ferroviaria dove partono i carichi di caffè, tè e cotone dell'entroterra. La città era per i bianchi. Gli Africani erano autorizzati a restarci solo la mattina, per lavorare in silenzio, andandosene prima del tramonto. La mia visione di Konza invece è quella di una città integrata. Gli spazi residenziali e di lavoro, gli uffici e le imprese sono tutte all'interno dei 5.000 ettari dela città".

"La pianificazione urbana integrata permetterà di risparmiare tempo e carburante. Ci saranno meno automobilisti in città. Ciò riduce le emissioni nocive delle autovetture, gran parte delle persone andranno a piedi o in bicicletta", dice Wario. I lavori per questa Cupertino nel cuore della Savana sono già iniziati. Fonte: AllAfrica

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