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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Beve un frullato senza pagarlo, Ikea lo licenzia in tronco

Un dipendente è stato licenziato per aver bevuto un frullato da pochi euro senza pagarlo. Il tribunale però ha ribaltato la situazione e ha condannato l'azienda a pagare un risarcimento: il fatto era troppo grave per giustificare un licenziamento

Ian Fortune era stato licenziato dal negozio Ikea dove lavorava per aver bevuto un frullato senza pagare il conto di ben 97 centesimi. Un tribunale ora ha stabilito per lui un risarcimento di circa 30mila euro.

Fortune era stato prima sospeso e poi licenziato dal direttore del negozio di Ballymum, a Dublino, e aveva presentato ricorso contro il provvedimento. Il responsabile del bar, ascoltato in aula, ha confermato di aver visto Ian e altri dipendenti consumare bevande senza pagarle al termine del loro turno. Il comportamento di Ian fu definito "colpa grave" dal manager del negozio ed è stato punito come se avesse rubato.

La sentenza del tribunale però ha ribaltato la situazione. Il giudice ha riconosciuto la versione di Ian, che ammetteva di aver bevuto il frullato ma di aver commesso un "errore in buona fede", e ha stabilito che la colpa del lavoratore non fosse sufficiente per giustificarne il licenziamento. Ikea quindi è stata troppo severa con Ian Fortune e per questo il tribunale ha stabilito il risarcimento.

"Sono soddisfatto del risultato - ha detto Fortune - Ora metterò in piedi una mia attività e andrà avanti con la mia vita". 

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