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Venerdì, 29 Marzo 2024
La decisione / Francia

Marine Le Pen abbandona l'idea di guidare la Francia

La leader della destra non si ricandiderà alle elezioni presidenziali del 2027, "salvo eventi eccezionali"

Marine Le Pen, la leader del partito francese Rassemblement National sconfitta alle presidenziali francesi dello scorso 24 aprile dall'attuale presidente Emmanuel Macron, fa un passo indietro sulla decisione di puntare nuovamente alla guida della Francia. Le Pen non si ricandiderà alle elezioni presidenziali del 2027, "salvo eventi eccezionali": lo ha confermato lei stessa in un'intervista al quotidiano nazionale Le Figaro, che sarà pubblicata domani. Resta da vedere quindi quali saranno gli "eventi eccezionali" che potrebbero spingere nuovamente Le Pen a scendere in campo. 

Macron ha vinto di nuovo, cosa succede ora in Francia?

"A priori - spiega la numero uno del Rassemblement National - penso che tre presidenziali rappresentino già un percorso. Che mi ha consentito di far crescere le nostre idee dal 18 per cento al 42". Un percorso giudicato positivamente della leader conservatrice, che si è affermata nella scena politica francese negli ultimi dieci anni. Quanto alla domanda relativa a chi porterà avanti le idee del suo partito di estrema destra fra cinque anni, Le Pen ha dichiarato che "è troppo presto per parlarne", senza però nascondere il desiderio di vedere emergere una nuova elite. 

Le Pen sembra aver già individuato il futuro successore, tanto da considerare Jordan Bardella (che guida attualmente il partito da quando Le Pen ha cominciato la campagna elettorale) una valida risorsa per far trionfare il partito di estrema destra e portare avanti la concezione del progetto nazionale del XXVI secolo. Nell'intervista, la leader di Rn si contrappone anche al suo avversario storico Macron e presenta la scelta dell'attuale Capo dell'Eliseo di "non aver fatto emergere nessuno" come uno dei grandi fallimenti del presidente rieletto. 

La leader del partito di destra pensa già alle legislative di giugno, in cui i cittadini francesi saranno chiamati a rinnovare l’Assemblea nazionale. La numero uno del Rassemblement National spera di far entrare all'Assemblea "almeno 60 deputati" del suo partito. E lo fa puntando sul favore ottenuto durante l'ultima tornata elettorale. 

Macron confermato presidente di una Francia divisa

Macron ha sì vinto e ha ottenuto il riconoscimento di primo capo dello Stato dai tempi di Jacques Chirac (2002) che ha centrato il bis all’Eliseo, ma, come certifica la stampa francese, si è trattato di una vittoria senza trionfo. Il Capo dell'Eliseo ha ottenuto il 58 per cento dei voti, bissando il successo di 5 anni fa ottenuto sempre al ballottaggio e sempre contro la leader di destra Marine Le Pen, che ha ottenuto il 42 per cento delle preferenze. Un risultato festeggiato dalla stessa leader del Rassemblement National come una storica vittoria per l'estrema destra. 

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