Terrorismo, l'Unione Europea e le nuove leggi: per finire in carcere basta un tweet
Amnesty International suona l'allarme in un rapporto sulle nuove leggi anti-terrorismo: "Negati i diritti umani di base". Tra le vicende più assurde, quelle di chi è stato arrestato per un tweet, un commento su Facebook o uno spettacolo di satira considerato "di propaganda"
LE NUOVE LEGGI "PERICOLOSE"
Il rapporto, basato su oltre due anni di ricerche in 14 stati membri dell'Unione europea e sull'analisi di iniziative a livello europeo e internazionale, rivela fino a che punto leggi e politiche adottate per contrastare la minaccia terroristica abbiano soverchiato la protezione dei diritti umani.
In diversi paesi sono state proposte o adottate misure anti-terrorismo che erodono lo stato di diritto, rafforzano il potere esecutivo, indeboliscono la supervisione giudiziaria, limitano la libertà d'espressione ed espongono potenzialmente chiunque a forme di sorveglianza governativa senza controllo. "Il loro impatto sugli stranieri e sulle minoranze etniche e religiose è particolarmente forte".
Le modifiche costituzionali o le nuove leggi adottate renderanno più facile, in alcuni paesi, dichiarare formalmente lo stato d'emergenza o garantire poteri speciali ai servizi di sicurezza e d'intelligence, spesso con scarsa o nulla supervisione giudiziaria.