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Martedì, 23 Aprile 2024
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La Libia torna nel caos

Il leader della milizia della Brigata Al-Samoud ha circondato l'ufficio del primo ministro e annunciato che "in Libia non ci saranno elezioni presidenziali"

Un gruppo di uomini armati, appartenenti alla milizia della Brigata Al-Samoud, ha circondato l'ufficio del primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibah a Tripoli, mentre il presidente del Consiglio presidenziale Mohammed el Menfi ha richiesto l'intervento di una forza militare per proteggere la sua casa. Sia il presidente al Menfi sia i membri del Consiglio sono stati trasferiti in un luogo sicuro, dopo aver ricevuto informazioni sull'intenzione delle milizie armate di assaltare le loro case.

Il leader della milizia della Brigata Al-Samoud, Salah Badi, ha circondato l'ufficio del primo ministro e annunciato che "in Libia non ci saranno elezioni presidenziali e chiuderemo tutte le istituzioni statali". Salah Badi originario di Misurata, è nella lista nera del Consiglio di sicurezza dell'Onu dal 2018 per aver più volte tentato di rimuovere dal potere l'allora Governo di unità nazionale di Fayez al Sarra

Quanto successo segue il licenziamento da parte del Consiglio di Presidenza del comandante del Distretto militare di Tripoli, Abdel Basset Marwan, vicino a potenti milizie locali. L'accaduto rende ancora più precaria la stabilità politica del paese, e le elezioni presidenziali - in programma tra dieci giorni - sempre meno probabili.

I signori della guerra libici non sembrano avere alcuna intenzione di lasciare il campo a un processo democratico a dieci anni dalla caduta di Muammar Gheddafi. Alla vigilia di Natale si sarebbe infatti dovuta tenere l'attesa sfida alle urne fra il generale Khalifa Haftar, il figlio del colonnello Seif al Islam Gheddafi e lo stesso premier Dbeibah. Una corsa potenzialmente allargata al presidente del parlamento di Tobruk Aqila Saleh, all'ex ministro dell'Interno Fathi Bashagha e al già vicepremier Ahmed Maitig. Ma come detto il voto potrebbe quindi slittare ancora e la Libia scivolare in nuove sabbie mobili.

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