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Sabato, 20 Aprile 2024
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Scrive al capo: "Ho uno stipendio da fame", ma la multinazionale la licenzia

Talia Jane ha denunciato le proprie condizioni di lavoro in una lettera aperta all'ad di Yelp, colosso delle recensioni online. Due ore dopo ha annunciato di essere stata licenziata

Uno stipendio da fame, un affitto che strozza per un microappartamento alla periferia di San Francisco, i pochi soldi che rimangono buoni solo per comprare un po' di riso e poco più. Queste le condizioni di vita di Talia Jane, giovane centralinista di Eat24, l'app per ordinare pranzi e cene a domicilio di proprietà del colosseo Yelp, che ha deciso di raccontarsi in una lettera aperta al suo CEO, Jeremy Stoppelman.

Con uno stipendio da otto dollari e cinquanta all'ora, Talia non può permettersi nemmeno di fare la spesa o di pagare l'abbonamento ai mezzi pubblici. "Da quando ho questo lavoro mangio solo riso. Hai appena speso 300 milioni di dollari per comprarti una app che ti porta il cibo e casa e una delle tue impiegate non ha nemmeno i soldi per fare la spesa?", scrive nella sua denuncia. 

Il suo post è diventare virale ma, due ore dopo, la ragazza ha anunciato di essere stata licenziata.

L'azienda ha confermato il licenziamento ma si è rifiutata di fornire spiegazioni. Stoppelman, dal canto suo, si è limitato a scrivere su Twitter: "La pubblicazione della lettera non è la motivazione per cui Talia Jane è stata licenziata. Però ha ragione, i costi a San Francisco sono troppo alti e da tempo stiamo cercando di far notare questa cosa".

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