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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cold case / Stati Uniti d'America

Massacrata con 19 coltellate: killer incastrato da una tazzina di caffè dopo 47 anni

David Sinopoli, 68 anni, è stato arrestato a Lancaster, in Pennsylvania (Stati Uniti), perché ritenuto responsabile dell'omicidio di Lindy Sue Biechler, avvenuto nel dicembre del 1975. La storia di un'indagine lunga quasi mezzo secolo: la svolta grazie al Dna

Un "cold case" lungo quasi mezzo secolo, risolto grazie al Dna rinvenuto su una tazzina di caffè. Il 17 luglio scorso il 68enne David Sinopoli è stato arrestato nella contea di Lancaster, in Pennsylvania (Stati Uniti), per l'omicidio di Lindy Sue Biechler, uccisa con 19 coltellate nel dicembre del 1975. La svolta nel delitto, che era rimasto irrisolto per 47 anni, è arrivata grazie alle nuove prove genetiche, che hanno permesso di riaprire il fascicolo ed arrivare, finalmente, al colpevole. 

L'omicidio di Cindy Sue Biechler

Il delitto risale al 5 dicembre del 1975, quando Lindy Sue Biechler, che all'epoca aveva soltanto 19 anni, venne trovata senza vita nella sua casa dagli zii intorno alle 20.46. La scena del crimine, descritta dagli agenti che per primi arrivarono sul posto, era raccapricciante: sangue ovunque, sia all'interno che all'esterno dell'abitazione. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, Lindy era tornata a casa dopo essere stata in un negozio di alimentari tra le 18:45 e le 19:05: quando è stata rinvenuta, le buste della spesa erano ancora sul tavolo della cucina. All'interno dell'appartamento c'erano evidenti segni di lotta: la giovane è stata trovata sdraiata sulla schiena in un lago di sangue, con un coltello che le sporgeva ancora dal collo. L'ufficio del coroner della contea di Lancaster ha stabilito che la causa della morte è stata una grave emorragia causata da 19 coltellate tra torace, collo, addome e schiena.

I detective del dipartimento di polizia di Manor Township, con l'assistenza della polizia di stato della Pennsylvania, hanno condotto un'indagine approfondita sull'omicidio e hanno seguito molteplici piste nel corso degli anni: diverse persone sono state incriminate e poi rilasciate per assenza di prove. Nel 1997 l'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Lancaster ha individuato e presentato la prova chiave: il Dna del sospettato contenuto in alcune tracce di sperma individuate sulle mutandine della vittima. Il profilo maschile venne confrontato con tutti condannati per determinati reati contenuti nel database del sistema Codis, ma senza alcun riscontro.

Le nuove analisi e l'arresto di Sinopoli

Ma come ha fatto la polizia ad arrivare a Davd Sinopoli? L'uomo non era mai stato arrestato o indagato in questi 47 anni, e il suo nome non era mai apparso tra le dichiarazioni rilasciate agli inquirenti da amici e parenti della vittima. Il caso è stato riaperto nel 2019, quando l'unità Cold Case ha chiesto l'aiuto dei Parabon NanoLabs per analizzare il Dna trovato sulla scena del crimine, così da poter individuare le caratteristiche genetiche del killer: pelle, occhi, colore dei capelli e le origini italiane, fattore che ha acceso i sospetti sul 68enne. La nuova ricerca ha permesso di risalire a Sinopoli: nel febbraio del 2022 gli investigatori sono riusciti ad ottenere di nascosto il Dna del sospettato, pedinandolo e recuperando una tazzina di caffè gettata in un cestino dei rifiuti dell'aeroporto di Philadelphia. L'analisi al computer di Cybergenetics ha concluso che il Dna rinvenuto sulla tazzina di Sinopoli era lo stesso Dna rinvenuto nello sperma trovato sulla biancheria intima della vittima. Una corrispondenza poi confermata anche da alcune tracce di sangue rinvenute sui collant della ragazza.

Il procuratore distrettuale Heather Adams, attraverso un comunicato, ha ringraziato tutti i laboratori che hanno partecipato all'indagine: "Siamo grati per il lavoro svolto e per l'impegno volto a garantire la giustizia per le vittime e per i loro cari. C'è stata una ricerca senza fine, ma noi non abbiamo mai dimenticato Lindy Sue, è stata sempre nella mente di chi, nel corso di questi anni, ha continuato a lavorare per arrivare alla verità. L'arresto di Sinopoli segna il primo passo per ottenere giustizia per il suo omicidio". Sarà il processo a chiarire gli altri punti rimasti in sospeso, come il movente del delitto.

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