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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'accusa / Russia

"La Russia ha una lista di ucraini da uccidere o internare"

Il rapporto è contenuto in una lettera, inviata dagli Stati Uniti al capo delle Nazioni Unite per i Diritti umani, Michelle Bachelet, e citata dal Washington Post. La replica del Cremlino: "Falsità"

Mentre la diplomazia è al lavoro per scongiurare l'invasione dell'Ucraina, le forze russe starebbero "creando elenchi di ucraini da uccidere o mandare nei campi" in caso di invasione, secondo un rapporto contenuto in una lettera inviata dagli Stati Uniti al capo delle Nazioni Unite per i Diritti umani, Michelle Bachelet, citata dal Washington Post.

La lettera, non datata, cita la condotta della Russia in alcune parti dell'Ucraina che già occupa e afferma che informazioni recenti suggeriscono che sono in programma ulteriori abusi, che in precedenza includevano "uccisioni mirate, rapimenti/sparizioni forzate, detenzioni ingiuste e uso della tortura".

Il messaggio dell'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, Sheba Crocker, avverte che un'invasione russa dell'Ucraina creerebbe una "catastrofe dei diritti umani" con informazioni credibili che le forze russe avrebbero anche "usato misure letali per disperdere proteste pacifiche o altrimenti contrastare esercitazioni pacifiche di percepita resistenza da parte delle popolazioni civili".

La lettera afferma che coloro che più probabilmente saranno presi di mira includono "dissidenti russi e bielorussi in esilio in Ucraina, giornalisti e attivisti anticorruzione e popolazioni vulnerabili come minoranze religiose ed etniche e persone LGBTQI+". I dettagli sono emersi dopo le ultime iniziative diplomatiche, che hanno visto Joe Biden e Vladimir Putin approvare in linea di principio l'idea di un vertice tra i due leader, volto a ridurre l'escalation della crisi ucraina. L'incontro - subordinato alla mancata invasione da parte della Russia dell'Ucraina - è stato sollecitato dal presidente francese Emmanuel Macron, dopo i colloqui di ieri sera con i due leader. Il formato dell'incontro sarà deciso giovedì in un vertice tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

Al termine di una ennesima convulsa giornata sul fronte ucraino il presidente francese Macron ha avuto un secondo colloquio con Putin, chiuso con l'auspicio di una tregua e di un vertice Usa-Russia, mentre dagli Stati Uniti giungono nuovi allarmi per una invasione russa dell'Ucraina che, secondo l'intelligence, sarebbe ormai decisa e imminente. Tanto che Biden, pur dicendosi favorevole "in linea di principio" all'incontro con Putin, precisa che si farà solo se l'invasione non ci sarà. Secondo il ministro della Difesa ucraino, invece, "non c'è pericolo di un attacco imminente".

La replica del Cremlino: "Falsità"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito oggi le notizie di intelligence statunitense secondo cui la Russia avrebbe preparato una lista di ucraini da catturare o uccidere dopo un'invasione dell'Ucraina. È una "bugia assoluta", ha detto Dmitry Peskov. In una lettera al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet, l'ambasciatore di Washington presso l'Onu a Ginevra ha scritto che le forze russe stanno creando liste di ucraini "da uccidere o mandare nei campi dopo un'occupazione militare". Ma Peskov ha descritto l'avvertimento come "altamente insolito", pur confermando che la situazione nell'Ucraina orientale è rimasta "tesa".

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