Cosa prevede il lockdown iniziato oggi in Austria
Via al quarto blocco nazionale dall'inizio della pandemia. Le autorità hanno ordinato ai residenti di rimanere a casa per tutti i motivi tranne quelli essenziali, tra cui lavoro, esercizio fisico e spesa per il cibo. Da febbraio il vaccino sarà obbligatorio
Secondo gli ultimi dati in Austria l'incidenza è arrivata a 1.000 casi ogni 100mila abitanti. Si torna da oggi in lockdown mentre le proteste contro le nuove restrizioni volte a frenare le infezioni da Covid-19 si sono diffuse in tutta Europa. Da mezzanotte agli austriaci è chiesto di lavorare da casa in smart working se possibile e i negozi non essenziali resteranno chiusi. La scorsa settimana l'Austria è diventata il primo paese europeo a rendere la vaccinazione Covid un requisito legale: la nuova norma entrerà in vigore a febbraio.
Il lockdown in Austria
Questo è il quarto blocco nazionale in Austria dall'inizio della pandemia. Le autorità hanno ordinato ai residenti di rimanere a casa per tutti i motivi tranne quelli essenziali, tra cui lavoro, esercizio fisico e spesa per il cibo. Ristoranti, bar, parrucchieri, teatri e negozi non essenziali devono chiudere i battenti almeno fino al 12 dicembre: una nuova valutazione sarà fatta comunque dalle autorità locali tra dieci giorni. Scatta anche l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutte le aree pubbliche in ambienti chiusi e distanza interpersonale di due metri. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, si terranno solo a porte chiuse. Restano invece aperte le scuole, con la facoltà dei genitori di decidere se mandare in classe o meno i loro figli.
Parlando a ORF TV ieri sera, il ministro della Salute Wolfgang Mueckstein ha affermato che il governo deve "reagire ora". "Un blocco, un metodo relativamente duro, è l'unica opzione per ridurre il numero di infezioni qui", ha detto. Le visite negli ospedali e case di cura saranno possibili solo per coloro che, oltre ad essere a norma con la ‘regola delle 2G’ (guarito nei sei mesi/genesen o vaccinato/geimpft) mostreranno anche un tampone molecolare negativo (non quindi un antigenico).
l governo austriaco guidato dal cancelliere Alexander Schallenberg (OeVP) per far fronte alla pandemia ha deciso che dall’1 febbraio 2022 sarà introdotto l’obbligo vaccinale nei confronti di coloro che, a quella data, non avranno ricevuto nemmeno una dose. Solo circa il 66% degli 8,9 milioni di austriaci è completamente vaccinato, uno dei tassi più bassi dell'Europa occidentale. La terza dose potrà essere somministrata anche dopo soli 4 mesi dall'ultima.
"Non vogliamo una quinta, una sesta e una settima ondata"
"Ci sono troppe forze politiche che fanno campagna contro il vaccino, le conseguenze di questo sono terapie intensive intasate ed enorme sofferenza umana", ha detto il cancelliere austriaco, Alexander Schallenberg, nella conferenza stampa in cui ha annunciato il nuovo lockdown nazionale. "Non è stato facile prendere questa decisione, a nessuno piace adottare misure che limitano la libertà", ha aggiunto il premier affermano che questa decisione è necessaria perché "troppi tra di noi si sono comportati senza solidarietà".
"Non vogliamo una quinta, una sesta e una settima ondata", ha detto ancora il cancelliere parlando di un lockdown che "avrà conseguenze enormi", ma era necessario. Una decisione "difficile" ha quindi sottolineato parlando dell'obbligo vaccinale dal 1 febbraio. Una valutazione dell'impatto del lockdown si farà dopo 10 giorni e al massimo il 13 dicembre finirà per la popolazione vaccinata o per chi è guarito dal virus, mentre resterà in vigore per chi non è immunizzato (per loro il confinamento è iniziato lunedì scorso), ha aggiunto.
"Nonostante mesi di persuasione non siamo riusciti a convincere un numero sufficiente di persone a vaccinarsi", ha lamentato il cancelliere, accusando chi non lo ha fatto di essere responsabile di "attacco al sistema sanitario".