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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Non sarà un Natale in solitudine ma a fine 2020 non ci saranno grandi feste"

Nel giorno in cui scatta il lockdown in Germania Angela Merkel spiega ai tedeschi: "Sono una fisica, ascolto la scienza. Una pandemia come questa accade una volta ogni secolo"

Per poter sollevare entro Natale le restrizioni introdotte in Germania per la mitigazione dell'epidemia di covid, i tedeschi devono rispettarle con disciplina. Lo chiede la Cancelliera Angela Merkel denunciando che in gioco vi è la tenuta del sistema sanitario nazionale. E comunque, anche se tutto andrà per il meglio, la Cancelliera esclude che il prossimo capodanno potrà essere celebrato con "grandi feste roboanti".

Oggi sono entrate in vigore misure come la chiusura di bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei e altri spazi culturali e ricreativi. All'esterno possono incontrarsi membri di al massimo due famiglie, e in non più di dieci persone.

"Ogni persona ha il potere di trasformare questo mese di novembre in un successo di tutti, in un punto di svolta della pandemia".

Merkel: "Il virus punisce chi lo affronta con disinvoltura"

Merkel ha ribadito che la crescita del virus al momento è "esponenziale", e che il 75% dei casi di infezione non è più tracciabile: "La fascia a rischio per il Covid rappresenta fra il 30 e il 50% della nostra società". Merkel ha auspicato un dicembre "sopportabile" ma precisando che non è esclusa l'introduzione di misure più stringenti. "Il virus punisce chi lo affronta con disinvoltura", ha precisato, citando l'incidenza settimanale del virus (il numero di casi ogni centomila abitanti in una settimana ora pari a 127,8) che, ha detto, è decisamente troppo alta. L'obiettivo è quello di portarlo sotto 50 per poter ricominciare a tracciare le infezioni. "Questa crescita esponenziale ci porta con velocità in aumento a una situazione di emergenza acuta nei nostri ospedali", che peraltro hanno un numero record di posti letto nei reparti di terapia intensiva rispetto ad altri Paesi europei.

"Dobbiamo essere coscienti del fatto che ci troviamo in una pandemia, e che si tratta di un evento particolare. Si può probabilmente dire che si tratta di un evento che avviene una volta ogni secolo". Citando i test veloci, e la prospettiva dei vaccini, Merkel ha affermato che "progressivamente la protezione sarà sempre più efficace". 

"Abbiamo di fronte a noi quattro lunghi mesi invernali, e la luce in fondo al tunnel è abbastanza lontana. Dovremo tutti rinunciare a tante di quelle cose che rendono bella la vita"

A rischio 7,2 miliardi di export agroalimentare Made in Italy

Con il lockdown in Germania e la chiusura di bar e ristoranti sono a rischio 7,2 miliardi di export agroalimentare Made in Italy, con il Paese di Angela Merkel che è quello che nel mondo apprezza di piu' la cucina italiana, anche per il record in Europa di locali e pizzerie che si richiamano alla tradizione enogastronomica tricolore. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell'ìnizio del lockdown in Germania dove la chiusura di bar e ristoranti durerà almeno un mese.

"Una misura destinata ad avere un impatto sulle esportazioni di cibo e vino Made in Italy con il rischio concreto - sottolinea la Coldiretti - di una inversione di tendenza dopo che le spedizioni avevano fatto registrare un aumento del 7% nei primi sette mesi del 2020 nonostante le difficoltà. A preoccupare - continua la Coldiretti - sono in realtà le misure restrittive annunciate per la ristorazione in tutta Europa dalla Francia dove le nuove chiusura di bar e ristoranti in tutto il Paese sono in vigore dal weekend ma anche in Svizzera, Austria, Grecia e Inghilterra che è il quarto mercato di sbocco dell'italian food nel mondo dopo Germania, Francia e Usa."

"Le esportazioni agroalimentari nazionali - rileva la Coldiretti - avevano raggiunto nel 2029 il valore record di 44,6 miliardi di euro con un aumento del 3,5% nei primi sette mesi del 2020 che difficilmente sarà mantenuto a causa delle misure restrittive rese necessarie in molti Paesi per contenere il contagio. Un elemento di difficoltà che - sottolinea la Coldiretti - si aggiunge alla contrazione dei consumi interni con le vendite di cibi e bevande nel settore della ristorazione in Italia che sono praticamente dimezzate (-48%) nel corso dell'anno con un impatto drammatico a valanga sull'intera filiera, dai tavoli dei locali fino alle aziende agricole e alimentari nazionali."

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