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Martedì, 23 Aprile 2024
Incubo chiusure / Cina

La città che vuole fare un lockdown per l'influenza

Funzionari locali di Xi'an (10 milioni di abitanti), nella Cina centrale, hanno scatenato polemiche a livello nazionale nei giorni scorsi, ipotizzando di ricorrere a lockdown "quando necessario" per combattere futuri picchi influenzali. Ma i residenti sono ancora traumatizzati dalle chiusure del periodo Covid

Xi'an è una metropoli di quasi 10 milioni di abitanti, capoluogo della provincia di Shaanxi, nella Cina Centrale. Funzionari locali hanno scatenato polemiche a livello nazionale nei giorni scorsi, ipotizzando di ricorrere a lockdown "quando necessario" per combattere futuri picchi influenzali. Le chiusure riguarderebbero spazi pubblici e  scuole se un'epidemia rappresentasse una "grave minaccia", secondo un piano di risposta alle emergenze reso noto mercoledì. Molti utenti su internet hanno definito il piano "eccessivo". Nelle ultime settimane i casi di influenza sono aumentati repentinamente in tutta la Cina, mentre invece i casi di Covid legati all'ultima ondata stanno calando vistosamente.

L'aumento di casi di influenza, riporta oggi la Bbc, ha anche portato a una carenza di determinati farmaci antivirali nelle farmacie. Non sembra imminente alcun lockdown a Xi'an, ma molti cittadini si sono detti preoccupati per un eventuale ritorno all'approccio zero-Covid, abbandonato a dicembre dopo grandi proteste di piazza. Xi'an coi lockdown "ha già dato": ha subito alcuni dei lockdown più rigidi di tutta la Cina: i residenti non avevano potuto uscire liberamente di casa, nemmeno per acquistare cibo e altri beni di prima necessità, per quasi un mese a dicembre 2021. Su Weibo, la più popolare app di messaggistica cinese, ci sono utenti che notano come i focolai di influenza fossero comuni prima del Covid, ma la vita procedeva normalmente.

Il piano che sta facendo discutere a Xi'an suddivide la risposta in quattro fasce di rischio, a seconda della gravità della situazione. I lockdown potrebbero essere decisi quando la diffusione dell'influenza raggiunge un livello acuto. Non siamo di fronte a una novità assoluta. Otto anni fa a Shanghai l'amministrazione locale aveva comunicato che scuole, luoghi di lavoro e assembramenti in generale avrebbero potuto subire limitazioni drastiche in caso di una grave pandemia influenzale.

"Per i residenti locali che sono stati traumatizzati dai lockdown non molto tempo fa, il ritorno allo stesso metodo draconiano nell'affrontare i focolai di influenza non è in alcun modo giustificato", dice alla Bbc Huang Yanzhong, membro del Council on Foreign Relations. Secondo Ma Tang Renwu, che dirige la School of Government della Beijing Normal University, un ritorno a lockdown rigorosi è quantomai improbabile. Parlando al più diffuso quotidiano in lingua cinese di Singapore Lianhe Zaobao, ha aggiunto: "I governi locali dovrebbero prestare attenzione a come vengono formulati documenti simili, in modo da non innescare il panico".

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