Che cos'è questa storia del "lockdown-salame" in Germania
Gli esperti lo chiamano così perché interessa non tutto ma solo "fette" del mondo scolastico. Ci sono circa 300mila studenti e 30mila insegnanti in quarantena. Intanto nel paese i contagi "continuano ad aumentare, ma con meno forza"
Lo hanno ribattezzato "lockdown salame". In Germania oggi come oggi ci sono circa 300 mila scolari e 30 mila insegnanti in quarantena, a causa del coronavirus, secondo i dati comunicati nelle scorse ore dall'associazione federale insegnanti. La Bild, il popolare e autorevole tabloid più letto in terra teutonica, racconta che gli esperti del settore lo chiamano "lockdown-salame" (salami lockdown) perché interessa non tutto ma solo "fette" del mondo scolastico.
Lockdown salame in Germania: che cos'è
Dopo la pausa estiva la Germania ha scelto di tenere gli allievi in aula (con lezioni in presenza) il più a lungo possibile, anche quando il numero totale di contagi nel paese è iniziato ad aumentare. Il tutto per non penalizzare lo sviluppo di bambini e ragazzi, già in difficoltà, come nel resto del mondo, a causa della pandemia. Una scelta ponderata e cora
Nella giornata di martedì la ministra dell'Istruzione federale, Anja Karlikzek, si è espressa a favore dell'uso delle mascherine in classe, anche alle elementari (anche in Italia sono ormai un obbligo a scuola anche per i piccoli alunni. Solo le scuole dell'infanzia sono esentate): una misura ancora molto discussa e non ufficiale, che stando a un sondaggio vedrebbe favorevole solo quasi la metà dei tedeschi. Su questo specifico punto molti genitori si sono detti contrari, auspicando una didattica in presenza e senza mascherina in classe, almeno per gli studenti più piccoli.
"Faremo tutto il possibile per mantenere aperte le scuole e gli asili nido", ha dichiarato il 29 ottobre la cancelliera Angela Merkel. Una promessa mantenuta fino a oggi. In Germania ci sono 40 mila scuole, 11 milioni di scolari e 800 mila docenti. Solo nel grande Land del Nord Reno-Westfalia ci sono circa 50.000 studenti in quarantena. Per fare un confronto: alla fine di settembre c'erano circa 50.000 studenti in quarantena in tutta la Germania. Più di 100 scuole sono state chiuse in Baviera da inizio novembre. Almeno 90 classi sono in quarantena nella sola Amburgo.
"Ora stiamo vivendo un lockdown-salame nelle scuole", dice al tabloid il presidente dell'associazione degli insegnanti, Heinz-Peter Meidinger. Le autorità sanitarie hanno deciso di attivarsi e stabilire chiusure mirate perché "la politica ha fatto un passo indietro". Meidinger ha invitato i politici a istituire un sistema di segnalazione con cui le scuole possano segnalare quotidianamente quanti insegnanti e studenti sono in quarantena ("come in Austria").
Il leader della CDU di Amburgo Christoph Ploß invita i governi statali a prendere iniziativa per salvare la didattica in presenza nei prossimi mesi, che si preannunciano molto complessi. "Non ci deve essere alcun lockdown-salame permanente, perché causa una grande incertezza per le famiglie", ha detto alla Bild. "Ecco perché tutte le aule devono essere dotate di sistemi di ventilazione e pareti divisorie in plexiglas il più rapidamente possibile".
Come sta andando la curva dei contagi in Germania
Sono 18.487 i nuovi casi di contagio da Covid in Germania registrati dal Robert Koch Institut nelle 24 ore, e per il ministro della Salute Jens Spahn i dati sono in parte rassicuranti. Le infezioni "continuano ad aumentare, ma con meno forza. Questo è incoraggiante, anche se ancora non basta", ha spiegato, rispondendo ad un'intervista in tv. È però ancora troppo presto per parlare di un cambiamento di trend, afferma. Il Koch Institut riferisce anche di 261 vittime in più rispetto a ieri. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria a inizio 2020, i casi di contagio in Germania sono stati 705.687 e i morti 11.767. Più di 3000 pazienti sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva Covid, e proprio l'aumento considerevole dei posti occupati nelle strutture ospedaliere ha indotto il governo a decidere un semi-lockdown con valenza federale dal 2 novembre. Un lockdown che è stato definito "light", che starebbe iniziando a dare risultati.