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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Londra, allarme attacchi con l'acido: i fattorini si rifiutano di fare le consegne

La polizia britannica è in apprensione per l'aumento vertiginoso degli attacchi con liquidi corrosivi avvenuto negli ultimi mesi. La paura serpeggia tra i cittadini, inglesi e non, mentre i fattorini si rifiutano di effettuare consegne nelle zone più a rischio

Gli attacchi con l'acido stanno diventando un fenomeno preoccupante a Londra. Negli ultimi anni il numero di episodi è cresciuto del 65%, arrivando a quota 431, praticamente uno ogni 20 ore. Si tratta di un genere di attacchi dalla pericolosità altissima, in quanto l'effetto dell'acido sul corpo umano è devastante e in alcuni casi anche letale. 

Gli ultimi episodi sono avvenuti nell'East London e nel distretto di Knightsbridge, dove le telecamere hanno ripreso un uomo in nero fuggire via in motocicletta dopo aver ferito gravemente un uomo di 47 anni con del liquido corrosivo. Proprio per rispondere a questa emergenza la polizia inglese è stata munita di un kit  di soccorso per le vittime dell'acido e di nuove uniformi, maggiormente resistenti. 

Dove avvengono gli attacchi

Come detto in precedenza, il numero di attacchi è salito vertiginosamente. Basti pensare che nel 2014 erano stati circa 200, quasi la metà di quelli registrati nel 2016.  Le aree più colpite sono quelle di West Midlands ed Essex, con Londra che risulta la città più flagellata del Regno Unito: più della metà degli episodi sono avvenuti nella capitale inglese. Scotland Yard è molto preoccupata, soprattutto perché ultimamente il fenomeno si è verificato in un'area specifica della città, a Newham, nell'East London , dove sono avvenuti 400 dei 1.500 attacchi segnalati negli ultimi cinque anni. Il livello più basso di attacchi è stato invece riscontrato nelle zone di Kensington e Chelsea.

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La cronologia degli ultimi attacchi

  • Lunedì 19 giugno: attacco in una discoteca di  Dalston, nell'East London. Le due persone colpite hanno perso parzialmente la vista.
  • Mercoledì 21 giugno: Due cugini sono stati vittima di un attacco con l'acido mentre si trovavano nella loro auto a  Beckton, sempre nell'East London.
  • Martedì 4 luglio: Una donna incinta è stata attaccata mentre si trovava insieme al marito
  • Giovedì 13 luglio: La polizia ha arrestato un ragazzo di 16 anni perché connesso a 5 attacchi avvenuti di recente a Londra. Il giovane è accusato di 15 reati.
  • Venerdì 14 luglio: Un biker ha riferito di essere stato colpito da una sostanza nociva sul volto durante il tentativo, non andato a buon fine, di rubargli la motocicletta. Questo episodio è avvenuto a Dagenham.
  • Domenica 16 luglio: Una paramedica ha raccontato di essere stata attaccata con dei prodotti chimici da alcuni banditi mascherati. L'attacco è avvenuto a Ferry Lane, nel quartiere di Tottenham, dove la donna si era recata dopo aver risposto ad una chiamata d'emergenza.
  • Martedì 18 luglio: La polizia è alla ricerca di uno dei presunti responsabili degli attacchi, inquadrato in un video girato fuori dal pub The Chalice vicino a Solihull. In questo caso la vittima è stato un cliente del locale, ferito al volto dal liquido corrosivo. 
  • Martedì 25 luglio: Alcuni testimoni hanno descritto le urla strazianti di due giovani, attaccati con l'acido a  Bethnal Green, nell'East London.
  • Lunedì 31 luglio: Un nuovo video mostra una banda di motociclisti in nero scappare dopo un attacco avvenuto fuori dal noto locale Harrods.

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Perché l'acido?

I criminologi inglesi sono convinti che dietro gli attacchi ci sia una banda criminale, motivo per cui gli episodi avvenuti negli ultimi mesi si sarebbero verificati sempre nella medesima zona. Inoltre gli esperti sostengono che l'acido possa essere diventato la 'nuova' arma delle gang, meglio anche di pistole e coltelli. Il motivo di questo cambio radicale è che tali liquidi, anche se pericolosi, non sono illegali come delle vere e proprie armi, possono essere trasportati tranquillamente e causano alle vittime dei danni tremendi.

Il timore degli italiani 

La notizia è stata segnalata sui social network anche da diversi cittadini italiani residenti a Londra o con amici e parenti in Inghilterra. “Gli attacchi sono aumentati – scrive una ragazza italiana su Facebook – e i media italiani sembrano non volersene occupare”. Una paura condivisa anche da un'altra ragazza contattata da Today, che vive a Londra da qualche mese: “Per fortuna non ho assistito a nessuno degli attacchi che si sono verificati in questi giorni, ma adesso ho paura ad uscire di casa”.

Le post-code gangs 

Secondo Valeria, cittadina italiana residente a Londra intervistata da Today, le cause di questo fenomeno preoccupante vanno ricercate in una serie di fattori che nel corso degli anni hanno modificato il substrato socio-culturale degli abitanti di Londra, aprendo le porte ad una nuova forma di criminalità, in cui i 'teen' senza legge la fanno da padroni: "Il problema ha origine in epoca Tatcheriana, quando per salvare il salvabile, sono stati venduti lotti di terra ed interi palazzi storici ad agenzie estere. Questo ha provocato un effetto domimo economico che ha reso inaccessibili alcune zone della città per la maggior parte dei cittadini. Gli immobili sono in mano ad agenzie senza scrupolo e la mensilità di un affitto ormai è più alta della rata di un mutuo. I prezzi alle stelle hanno trasformato le zone un tempo più povere e pericolose, in agglomerati di immigrati provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, e tutti quei Paesi che esportano immigrati scappati alla morsa della disoccupazione del proprio Paese. La mancanza di lavoro, unita ad un’assenza di sindacati e flessibilità, ha creato e generato il mostro della violenza e dell’ignoranza".

"Si sono venute così a creare delle gang di ragazzini - continua Valeria - lasciati a se stessi ed immerse in un mondo tutto loro. Vivono gomito a gomito con la gentrificazione la quale ha reso loro impossibile poter anche mangiare un panino fuori, essendo questi gluten free, organici e a costi proibitivi. Unica loro risorsa di divertimento: cibo spazzatura (pollo fritto, pizza da asporto Americana) ed alcolici. Non vanno nei musei o a Piccadilly, restano nella loro zona, creando così le “postcode gangs” ossia le gang da codice postale. Ogni gruppo appartiene ad un determinato post-code e non permette ad altri ragazzini di camminare o passare per la loro area. Pena: accoltellamento oppure il più economico acido, con le punizioni che avvengono anche alla luce del sole, in barba alle telecamere di sicurezza poste in ogni angolo della città".

Come confermato anche dalla Scotland Yard, l'acido è l'arma del nuovo millennio in quanto è acquistabile per poche sterline in un qualsiasi punto vendita e può essere trasportato più facilmente ed ha effetti distruttivi anche peggiori di quelli che possono essere inferti con armi da fuoco o da taglio. Un ulteriore problema viene anche dai media britannici, che secondo la nostra connazionale a Londra, si dimenticano troppo in fretta di questi episodi: "I principali tabloid inglesi come il DailyMail o il The Sun dedicano le loro prime pagine all'economia e alla Brexit, facendo notare come il denaro sia sempre e comunque il motore di tutto. Come successo per gli attacchi terroristici, se ne parla per i primi giorni e poi tutto cade nel dimenticatoio". "Intanto le comunità più povere vivono sempre peggio - conclude Valeria nell'intervista - e temo che questa generazione di baby-gangs diventerà poi un grosso centro di criminalità organizzata in futuro".

I fattorini si rifiutano di fare le consegne

Una paura condivisa anche dai fattorini di Deliveroo, preoccupati per i frequenti attacchi che stanno avvenendo in alcune zone di Londra. Come riportato dai media britannici, nelle ultime tre settimane ben 70 lavoratori si sono rifiutati di effettuare consegne in determinate aree, perché preoccupati per la loro incolumità. Lo scorso 14 luglio proprio un fattorino era stato vittima di un attacco. Per far stare tranquilli i suoi dipendenti, l'azienda che si occupa della consegna di cibo a domicilio, ha dotato il personale di caschi con telecamera. “Faremo tutto il possibile per proteggere i nostri fattorini -  ha dichiarato Dan Warne, direttore di Deliveroo Uk -abbiamo messo in atto nuove misure di sicurezza e siamo disponibili a far cambiare zona ai lavoratori che si sentono in pericolo”.

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