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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Los Angeles, neri e malati di mente 'nel mirino' della polizia

Nel 2015 più di un terzo delle persone rimaste ferite dagli agenti soffriva di problemi psichici: è quanto emerge dal rapporto interno delle forze dell'ordine. Al 'secondo posto' gli afroamericani

LOS ANGELES (STATI UNITI) - Più di un terzo delle persone rimaste ferite lo scorso anno dai colpi di arma da fuoco esplosi dalla polizia a Los Angeles soffriva di problemi psichici, pari a quasi il triplo di quanto registrato nel 2014. E' quanto si legge in un rapporto interno della polizia della città della California.

IL RAPPORTO 2015 - Nel rapporto si precisa che nel 2015 gli agenti hanno fatto ricorso alla forza circa duemila volte e hanno sparato 48 volte, colpendo 38 persone, di cui 21 in modo fatale. Delle 38 persone raggiunte dai colpi di arma da fuoco, 14 (37%) avevano mostrato "segni di malattia mentale".

AFROAMERICANI - Anche gli afroamericani sono stati presi particolarmente di mira dagli agenti di Los Angeles, tanto da essere il 21% delle 38 persone raggiunte da proiettili, anche se rappresentano solo il 9% della popolazione della città.

A L.A. SI SPARA TROPPO - Dal rapporto emerge anche che i numero delle persone uccise dalla polizia a Los Angeles è superiore a quello registrato nella contea di Los Angeles (14), che comprende località vicine, come Santa Monica, ed è nettamente più alto di quello registrato a Chicago (8 morti), terza città americana, o a New Orleans. Nel 2014, ultimo dato disponibile, sono state otto le persone uccise dalla polizia di New York, la più grande città degli Stati Uniti con 8 milioni di abitanti, due volte la popolazione di Los Angeles.

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