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Domenica, 24 Settembre 2023
le accuse / Bielorussia

Lukashenko, l'alleato di Putin, avrebbe deportato bambini ucraini in Bielorussia

Il presidente bielorusso potrebbe essere processato dalla Corte Penale Internazionale insieme al leader del Cremlino per un presunto crimine di guerra

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko potrebbe essere processato dalla Corte Penale Internazionale insieme al leader del Cremlino Vladimir Putin con l'accusa di "deportazione illegale" di bambini ucraini, in quello che viene considerato un crimine di guerra. 

Lo scorso marzo, la Corte dell'Aja ha emesso un mandato d'arresto contro il presidente russo perché sarebbe "responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia". Un secondo mandato di arresto è stato spiccato anche nei confronti della commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova per i reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. 

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Ora la stessa sorte potrebbe toccare per l'alleato bielorusso di Putin. Secondo quanto riportato dal quotidiano The Telegraph, Lukashenko avrebbe deportato circa 2.150 bambini ucraini di sei anni in almeno quattro campi in Bielorussia dal settembre 2022. Ma il timore è che Minsk possa arrivare a deportare in totale 3000 minori ucraini entro l'autunno di quest'anno. Si presume che alcuni abbiano ricevuto un addestramento militare.

I bambini ucraini deportati in Bielorussia arriverebbero da Rostov sul Don, una città russa a due ore dal confine ucraino, da dove Yevgeny Prigozhin, il capo Wagner, ha recentemente lanciato la sua ribellione armata. Da lì vengono trasferiti in treno a Minsk, la capitale della Bielorussia, quindi portati in autobus verso varie strutture dove viene fatto loro un "lavaggio del cervello". Dall'indottrinamento russo (con relative punizioni in caso di disobbedienza) all'addestramento alle armi: sono queste le violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti i bambini ucraini. 

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Le prove che collegano questi crimini a Lukashenko e ad altri funzionari bielorussi sono state presentate alla Corte penale internazionale (CPI) da gruppi di opposizione bielorussa, i cui documenti sono stati visionati dal quotidiano britannico. L'accusa arriva settimane dopo che Lukashenko, descritto come l'ultimo dittatore d'Europa, ha stretto un accordo con il presidente russo per ospitare le truppe della milizia Wagner che ha guidato un ammutinamento contro il Cremlino. 

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