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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Abusi sessuali / Germania

Christian Brueckner a processo per altri cinque reati sessuali: è il principale sospettato nel caso Maddie McCann

L'uomo, 45 anni, stato accusato in Germania di diversi reati sessuali presumibilmente commessi in Portogallo tra il 2000 e il 2017

Il principale sospettato nel caso, insoluto, della scomparsa di Madeleine McCann è stato rinviato a giudizio in Germania per diversi reati sessuali commessi in Portogallo. Christian Brueckner, condannato per reati sessuali, è accusato di aver commesso cinque reati a sfondo sessuale, ha affermato l'ufficio del pubblico ministero a Braunschweig, con accuse non correlate al caso McCann. La Procura della città in Bassa Sassonia ha ammesso di non avere elementi sufficienti per incriminare il 45enne per il caso Maddie, tuttavia ha raccolto le prove sufficienti per accusarlo di altri cinque reati sessuali avvenuti tra il 2000 e il 2017: tre capi di imputazione per stupro e due abusi sessuali su minori. 

Brueckner è già in carcere dal 2019 per lo stupro di una donna americana avvenuta negli anni in cui viveva in Portogallo. L'indagine sulla scomparsa di Madeleine prosegue indipendentemente dalle accuse mosse, ha affermato l'ufficio del pubblico ministero. Madeleine McCann, 3 anni di età, scomparve nel nulla durante una vacanza con la sua famiglia a Praia da Luz, in Portogallo, il 3 maggio 2007. All'inizio di quest'anno gli investigatori tedeschi hanno affermato di avere nuove prove contro il principale sospettato, e ad aprile è stato ufficialmente dichiarato come un sospetto dai funzionari portoghesi, quando si avvicinava la scadenza legale di 15 anni dai fatti. Brueckner visse in Portogallo, proprio nella regione di Algarve, tra il 1995 e il 2007 e secondo un'ipotesi investigativa sarebbe entrato nella stanza d’albergo per un furto ma avrebbe deciso poi di portare via la bambina. 

Il mese scorso Kate e Gerry McCann hanno affermato di essere "naturalmente delusi" per aver perso la loro battaglia legale contro un detective portoghese in pensione che affermava che i due fossero in qualche modo coinvolti nella scomparsa della figlia. Gli avvocati dei genitori di Maddie avevano sostenuto che le autorità portoghesi avessero violato il loro diritto al rispetto della privacy, per il modo in cui i tribunali si erano occupati delle loro denunce per diffamazione contro Goncalo Amaral. Quest'ultimo aveva affermato in un libro, in un documentario televisivo e in un'intervista a un giornale che i McCann erano coinvolti nella scomparsa della figlia Madeleine. Non è mai emersa alcuna prova a sostegno di ciò. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha respinto le argomentazioni della coppia, ritenendo che si trattasse di fatti riportati da molti media già da prima che Amaral pubblicasse il suo libro.

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