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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Non usare la morte di mia figlia per i tuoi fini politici": la rabbia di una madre contro Trump

Tra i 78 presunti attentati terroristici di stampo islamico "ignorati dalla stampa" anche quello di Mia Ayliffe-Chung, 20 anni, uccisa a coltellate in un ostello in Australia. Ma la madre non ci sta: "Sta usando la morte di mia figlia per perseguitare persone innocenti"

"Non usare la morte di mia figlia per i tuoi fini politici". L'urlo di una madre contro Donald Trump arriva dal Regno Unito. Rosie Ayliffe lo scorso agosto ha perso sua figlia, Mia Ayliffe-Chung, 21 anni. Da quel drammatico giorno ha scelto il silenzio. Non una parola sul barbaro omicidio della giovane britannica, uccisa a coltellate in un ostello in Australia insieme al suo compagno di viaggio, Tom Jackson. Mai una frase di condanna nemmeno per il suo assassino, il francese Smail Ayad, 29 anni.

Oggi, però, mamma Rosie ha rotto quel silenzio. Tutta "colpa" di Donald Trump che ha inserito la morta di Mia nella lista dei 78 presunti attentati terroristici "di matrice islamica" che, secondo la Casa Bianca, sarebbero stati ignorati "volutamente" dalla stampa. Ma l'omicidio di Mia "non ha niente a che vedere con il terrorismo". Un'affermazione, quella di Rosie Ayliffe, che si base "sulle indagini, scrupolose, portate avanti dagli investigatori australiani". 

Proteste negli aeroporti contro il decreto di Trump sui rifugiati | Ansa

Questo, secondo Trump, l'elenco degli attentati taciuti dalla stampa

In una lettera aperta Rosie Ayliffe ha accusato direttamente Donald Trump di aver usato la morte di sua figlia, "e una falsa notizia", solo "per perseguitare delle persone innocenti". Il riferimento al decreto che vieta l'ingresso negli Stati Uniti ai rifugiati e ai cittadini di sette Paesi islamici è chiaro. 

Trump sta sbagliando tutto sull'Islam e sull'immigrazione. Quello di cui avrebbe veramente bisogno è di visitare alcuni di questi Paesi e conoscere la loro cultura. 

Iran, Iraq, Siria, Yemen, Libia, Sudan e Somalia. Sette Paesi ritenuti pericolosi. Ma il risultato, secondo mamma Rosie, ottenuto da Trump dall'emanazione del decreto nulla ha a che fare con la sicurezza di una nazione: "Il vilipendio di interi Paesi e dei loro cittadini in base alla religione professata è un terrificante promemoria dell'orrore che deriva dal permettere a noi stessi di essere guidati da persone ignoranti nell'oscurità e nell'odio".
 

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