Carole Adler non riusciva a rassegnarsi alla morte di suo figlio Taylor. A soli 21 anni, cadetto nella polizia dello stato del Colorado, il ragazzo è morto lo scorso marzo mentre era in servizio, travolto da un’auto sulla Highway 66. La sua morte è stata eroica, come ricordano in molti: il giovane, prima di essere investito, riuscì a salvare un uomo, evitando che questi venisse travolto dall’auto piombata a tutta velocità sulla scena.

Dopo la scomparsa di Taylor, per Carole è iniziato un periodo buio. Distrutta dal dolore per la perdita del figlio, che sognava di entrare nell’esercito degli Stati Uniti, la donna ha iniziato a mandare degli sms al numero di Taylor. Un gesto doloroso, ma che comunque l’aiutava a sentirsi meglio. In quei messaggi, Carole cercava di tenere vivo il legame con il figlio.

“Il bisogno di scriverti, di parlarti stanotte è troppo forte. Mi manchi così tanto. Vorrei tanto vederti e parlarti. Non voglio lasciarti”, scriveva Carole. Finché un giorno non ha ricevuto un messaggio in risposta proprio dal numero di Taylor.

L’utenza era stata riassegnata e il nuovo proprietario aveva deciso di rispondere, intuendo di non essere il destinatario di quei messaggi. Così, la scoperta: il numero di Taylor è passato al sergente Kell Husley, del dipartimento di polizia di Greeley. L’uomo si è offerto di rinunciare all’utenza, ma Carole ha insistito affinché lo tenesse: grande infatti è per lei il conforto di sapere che quel numero ora appartiene alla persona che incarna ciò che il povero Taylor avrebbe voluto diventare. “Sono onorata che un ufficiale di polizia come lei abbia il suo numero”, ha detto Carole dopo aver scoperto la verità. La donna continua a scambiarsi messaggi con Husley che, dopo aver saputo la storia di Taylor, si è buttato con ancora maggiore passione nel lavoro ed è felice di sapere che c’è qualcuno che pensa a lui.