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Venerdì, 29 Marzo 2024
POLONIA / Polonia

Polonia, gravi scontri a Varsavia nel Giorno dell'Indipendenza

La polizia ha affrontato ultranazionalisti di destra nelle strade della capitale. Il presidente Bronislaw Komorowski lancia un appello. Il ricordo degli arresti dello scorso anno è ancora vivido

Scontri sono degenerati in una vera e propria rivolta nella strade di Varsavia, dove la polizia ha affrontato ultranazionalisti di destra durante una marcia nel "Giorno dell'Indipendenza della Polonia".

Alcuni dei circa 20mila manifestanti hanno lanciato petardi e mattoni contro le forze dell'ordine schierate, che hanno risposto con lacrimogeni e proiettili di gomma. Il ricordo dell'anno scorso è ancora vivido in Polonia: 200 arresti, quando un gruppo di antifascisti cercò di fermare la manifestazione degli estremisti di destra. Alla marcia di domenica hanno preso parte anche gruppi di "hooligan", tifosi di squadre di calcio.

"Negli ultimi anni - scrive la BBC - la marce dei nazionalisti sono cresciute di numero e come partecipazione. L’11 novembre 1918 la Polonia ha riacquistato l’indipendenza dopo 123 anni dalle spartizioni tra Russia, Prussia e impero Austriaco. Per evitare che si ripetessero gli incidenti dello scorso anno, la manifestazione a Varsavia è stata dirottata su percorsi alternativi". Non è bastato.

Il Presidente della Polonia Bronislaw Komorowski ha organizzato una sua marcia per il Giorno dell'Indipendenza, a cui hanno partecipato veterani dell'esercito. L'obiettivo era quello di togliere ai gruppi di estremisti "l'esclusiva" sulla giornata. Komorowski ha lanciato un appello per una società meno polarizzata: "La vita pubblica oggi è avvelenata da troppe polemiche. Le critiche sono legittime, ma non devono diventare distruzione reciproca".

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