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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La nuova mappa del "rischio": quali sono i potenziali obiettivi terroristici

Gli attentati terroristici nei Paesi occidentali sono aumentati del 174% in un anno. E per la prima volta la Santa Sede entra nella "Risk map" 2017

Nella mappa dei Paesi a rischio terrorismo - tracciata da Aon e riportata dal Corriere.it - entra anche il Vaticano, per la prima volta.

Nel 2016 si è registrato un incremento degli attacchi terroristici del 14%, passando dai 3.633 attentati nel 2015 ai 4.151 nel 2016. L'aumento nei Paesi occidentali è del 174%, con 96 attacchi nel 2016 rispetto ai 35 dell’anno precedente. Secondo l’edizione 2017 della "Risk map", "i movimenti nazionalisti e populisti hanno contribuito a creare un contesto caratterizzato da crescente volatilità per le aziende che operano sui mercati internazionali".

Secondo il rapporto, c'è stata una crescita netta dei rischi di violenza politica nel mondo per il secondo anno di seguito. Livelli di rischio che sono aumentati nel 2017 soprattutto in alcuni Paesi: in Turchia per esempio si registra un livello alto per la prima volta, mentre negli Stati Uniti è arrivato a "medio", a causa di terrorismo e conflitti sociali. Cresce il livello di rischio anche per la Gran Bretagna - oggi nella classifica dei venti Paesi più colpiti con le minacce dal Nord Irlanda ai livelli più alti degli ultimi sei anni - e per il Vaticano, a causa delle ripetute minacce dell’Isis.

mappa rischio terrorismo attentati-3

Solo metà dei Paesi del mondo si trova in una fascia di rischio "bassa o trascurabile". Gli attacchi avvenuti utilizzando veicoli come armi improvvisate sono diventati la forma più letale di attentato nel 2017 nei Paesi occidentali, per la prima volta nella storia. L'attacco di venerdì in centro a Stoccolma è l'ultimo caso. 
 

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