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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Caso marò

Festa del 2 giugno, l'urlo dei Marò: "Abbiamo solo obbedito agli ordini"

In occasione della festa della Repubblica collegamento video da Delhi con le commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. Girone: "Dopo due anni siamo ancora qui"

Due anni. "Due anni dopo siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. Abbiamo obbedito a degli ordini, abbiamo mantenuto una parola e la continuiamo a mantenere con grande dignita. Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve. Continueremo a comportarci con dignità per tutti i militari che stanno operando nel mondo. Ciascuno deve sentirsi protetto e tutelato nei propri diritti". 

Con questa parole Salvatore Girone è intervenuto, in collegamento video da New Delhi, alla videoconferenza con le commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. E dopo aver augurato "buona Festa della Repubblica" a chi era dall'altra parte dello schermo, lo ha augurato "agli italiani e a tutti i colleghi militari".

Più pacati i torni di Massimiliano Latorre che ha aperto il suo intervento augurando "buona festa della Repubblica al comandante supremo delle Forze Armate, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai nostri colleghi all'estero, e a tutti gli italiani che hanno un grande cuore: l'affetto con cui tutti ci state coinvolgendo - ha aggiunto - ne è una prova diretta". Il militare si è rivolto poi alle famiglie, presenti in audizione a Roma: "Loro - ha detto - sono il nostro punto di forza insieme a tutti gli italiani. Noi possiamo solo comportarci da militari e da italiani, soffrire con dignità nella speranza che questa storia possa avere finalmente termine".

Dopo i convenevoli, le parole si fanno più dure e Girone attacca: "Due anni dopo siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. (…) Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve". 

L'AMBASCIATORE - Per l'ambasciatore italiano in India, Daniele Mancini, anche lui collegato da New Delhi in videoconferenza, "è importante continuare a cercare di tenere aperti tutti i canali di collegamento. Il nuovo governo indiano e il Parlamento, che si riunità a cominciare da domani e aggiornerà gli uffici di presidenza e le commissioni nei prossimi 7-10 giorni, ci offrono delle opportunità di dialogo che non abbiamo purtroppo avuto con il Parlamento e il governo precedenti. Speriamo in una rispondezna da parte delle nostre controparti indiane migliore di quella avuta finora".

M5s - "Vedere oggi i nostri due marò in videoconferenza da New Delhi, dopo oltre due anni di tormentati capovolgimenti giudiziari, ci ha spezzato il cuore. Lo dichiarano i deputati M5S delle Commissioni Esteri e Difesa, sottolineando come, "anche alla luce del mancato voto alle europee dei soldati italiani in missione extra Ue, un fatto gravissimo su cui ancora pende la responsabilità del governo, vorremmo ricordare alle ministre Mogherini e Pinotti che un Paese che non ha rispetto dei suoi militari è un Paese senza dignità. Così come lo è il governo che lo amministra. Li avremmo voluti con noi, Massimiliano e Salvatore, nelle braccia delle loro famiglie e al fianco delle istituzioni in questa giornata rappresentativa per il nostro Paese. Invece, dopo i futili proclami del governo sull'apertura di un processo di internazionalizzazione che, finora, si manifesta del tutto lacunoso, i destini dei nostri due fucilieri di Marina sono ancora piegati dal fardello di un disastro diplomatico senza precedenti nella storia".

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