CITTA' DEL MESSICO - Il presidente Enrique Peña Nieto ha annunciato che intende riformare la Costituzione per autorizzare in tutto il paese il matrimonio tra persone omosessuali, finora limitato ad alcune regioni del paese. "Intendo firmare una riforma dell'articolo 4 della Costituzione (...) per riconoscere come un diritto il fatto che le persone possano sposarsi senza discriminazioni", ha dichiarato in un incontro con le organizzazioni Lgbt.

Oggi (ieri, ndr), nella giornata nazionale della lotta contro l'omofobia, ho incontrato i rappresentanti di collettivi lgbti; ho sentito le vostre idee e proposte e ribadisco l'impegno del governo di combattere ogni forma di discriminazione, comprese naturalmente quelle sulle preferenze sessuali. Ho già dato il via alla riforma per promuovere che il #‎MatrimonioIgualitario‬ rimanga come sancito nella costituzione e nel codice civile federale.

Messico, incontro tra il presidente Nieto e le associazioni lgbti

CONTRO L'OMOFOBIA - Ieri era la giornata internazionale di lotta contro l'omofobia e Peña Nieto ha messo sui suoi profili Facebook e Twitter immagini coi colori dell'arcobaleno, dichiarando di sostenere "matrimoni senza discriminazione per handicap, condizione sociale, problemi di salute, di religione, di genere o di preferenza sessuale". Con la sua iniziativa, ha dichiarato ancora il capo di stato, "il matrimonio egualitario sarà legalizzato nel nostro paese, come ha determinato la Corte suprema", richiamando i pronunciamenti della più alta istanza di giustizia messicana.

I MATRIMONI IN MESSICO - Nel 2007 Città del Messico è stata la prima metropoli dell'America latina ad autorizzare le unioni civili tra persone omosessuali, prima di legalizzare il matrimonio gay nel 2009. Altri Stati della federazione hanno poi legalizzato le nozze omosessuali. Un quarto ha approvato un testo di legge in questo senso, ma deve ancora applicarlo.