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Sabato, 20 Aprile 2024
Russia

La guerra fredda degli hamburger

Dopo aver chiuso alcuni fast food a Mosca, l'agenzia per la sicurezza alimentare russa ha ordinato numerose ispezioni in vari McDonald's. Ecco come Putin "si vendica" delle sanzioni Usa

Non siamo negli anni '50 ma l'atmosfera sembra proprio quella della "guerra fredda". Questa volta però la partita si gioca su un altro fronte: quello dei fast food. Dopo la chiusura di alcuni ristoranti a Mosca, l'agenzia per la sicurezza alimentare russa (Rospotrebnadzor) ha ordinato controlli a tappeto in diversi McDonald's.

Secondo Rospotrebnadzor sarebbero numerose le "violazioni della normativa sanitaria". Per questo sono state ordinate diverse nuove ispezioni. Il sospetto che si tratti di un'iniziativa politica rimane: sembrerebbe una delle tante ritorsioni del Cremlino in risposta alle sanzioni Usa, imposte a causa della crisi Ucraina. Ma per il capo della direzione regionale di Rospotrebnadzor, Natalia Lukyantseva, sono stati i clienti a far partire diverse segnalazioni.

McDonald's conta 435 ristoranti in tutta la Russia e otto concentrati nella città di Ekaterinburg, dove i controlli hanno coinvolto tutte le sedi. Dalla direzione aziendale del fast food hanno già fatto sapere che non rinunceranno all'apertura di nuovi esercizi: come ha dichiarato il direttore per lo sviluppo della catena in Russia, Lenar Kutlin, l'intenzione è quella di portare i ristoranti "fino in Siberia".

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