Perché i media russi censurano il fondatore del gruppo Wagner
Le autorità russe hanno preparato una "campagna" contro Prigozhin, anche se hanno deciso di non lanciarla per il momento
Fino a poco tempo fa, Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari del gruppo Wagner, era l’uomo forte che diceva le cose giuste. Anche quando ha iniziato ad attaccare il titolare della Difesa Sergey Shoigu e i capi delle forze armate per il modo con il quale viene condotta la cosiddetta "operazione militare speciale" che - tra le altre cose - ha portato alla ritirata dell’Armata russa dalla città ucraina Kherson.
Ma sembra che ora l’oligarca fondatore della Brigata Wagner e amico personale del presidente russo Vladimir Putin stia pagando il suo continuo dissenso nei confronti dei vertici militari russi con la censura. Prigozhin è infatti sparito dai media ufficiali russi. Lo rivela il media indipendente russo Verstka, secondo cui diversi organi di stampa hanno ricevuto l'ordine di oscurare lo "chef di Putin".
Da tempo Prigozhin denuncia i fallimenti dell'invasione ed ha ingaggiato un duello diretto con il ministro della Difesa Shoigu, accusandolo tra le altre cose di non fornire munizioni ai suoi miliziani impegnati in Donbass.
La testata russa Verstka fa inoltre sapere che i media di Stato sono stati istruiti a non citare le sue dichiarazioni "su argomenti non neutrali". Secondo un'analisi del media indipendente, le agenzie di stampa controllate dal Cremlino hanno effettivamente smesso di citare le dichiarazioni di Prigozhin nelle ultime settimane, a eccezione di quelle direttamente correlate all'attività sul campo di battaglia della Wagner.
Inoltre, secondo una fonte vicina al ministero della Difesa russo, le autorità russe hanno preparato una "campagna" contro Prigozhin, anche se hanno deciso di non lanciarla per il momento. Lo "chef" di Putin non appare più sui media ufficiali, né viene più citato. Eppure, parla. Con cadenza quotidiana, continua a mandare messaggi attraverso i suoi social. Solo che non arrivano più al grande pubblico della Russia.
L'attività del gruppo Wagner in Ucraina
I mercenari del gruppo Wagner nella gioranta di oggi 25 febbraio hanno rivendicato la conquista del villaggio di Yahidne, a nord di Bakhmut nell'Ucraina orientale. Il leader del gruppo, Yevgeny Prigozhin, con un messaggio audio condiviso su Telegram ha spiegato che ''le unità d'assalto del gruppo Wagner'' hanno ''completamente conquistato Yahidne''. Si continua invece a combattere ad Artemovsk dove, secondo Prigozhin, i militari ucraini mantengono le posizioni, ma ci sono segnali di ritirata.
Per questo la Brigata di Prigozhin è finita nel mirino dell'Unione Europea. L'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in una nota ha annunciato la decisione del Consiglio di aggiungere negli elenchi delle sanzioni 11 persone e 8 entità legate al gruppo Wagner per la dimensione internazionale e la gravità delle sue attività, dall'impatto destabilizzante. "Le attività del Gruppo Wagner rappresentano una minaccia per le persone nei paesi in cui operano e per l'Ue. Mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionale in quanto non operano all'interno di alcun quadro legale. L'Ue è determinata a continuare ad agire concretamente contro le violazioni del diritto internazionale" ha affermato Borrell.