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Giovedì, 25 Aprile 2024
SIRIA /1 / Siria

Medici siriani accusano Damasco: "Usate armi chimiche"

Gli attacchi avvengono prevalentemente con bombardamenti da elicotteri e con missili di corta e media gittata: "Ed è il regime che si trova in possesso di queste armi"

Un gruppo di medici che lavora in Siria ha affermato oggi da Ginevra che alcuni dei suoi membri hanno potuto constatare personalmente decine di casi di persone con lesioni provocate da armi chimiche e ha accusato il regime di Damasco di esserne responsabile. "Ci sono decine di casi di persone colpite da attacchi che sembrano essere chimici", ha dichiarato alla stampa il dottore Tawfik Chamaa, membro fondatore dell'Unione delle organizzazioni siriane di soccorso medico (UOSSM). Questa associazione, di cui fanno parte decine di medici di ospedali di campagna in Siria, afferma che il 97% delle vittime sono civili, la maggior parte nella periferia di Damasco.

Gli attacchi avvengono prevalentemente con bombardamenti da elicotteri e con missili di corta e media gittata: "Ed è il regime che si trova in possesso di queste armi", sostiene Chamaa. Questo medico, di origine svizzera, si preoccupa soprattutto perché dal 2013 ha potuto registrare un "consistente aumento di questi attacchi". "In questi ultimi giorni gli attacchi con armi chimiche nella periferia di Damasco sono praticamente quotidiani".

Gli elementi clinici osservati, come le difficoltà respiratorie acute o il restringimento delle pupille "non possono che indicare, con una certezza al 99%, un attacco con elementi tipici dei gas tossici", conferma Chamaa, riferendosi al gas sarin.

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