Il medico degli orrori: aborti clandestini e omicidi di bambini nati vivi
Il medico ricorreva alla tecnica dello "snipping", ovvero il taglio con le forbici della colonna vertebrale dei neonati, e conservava i feti, congelati e ridotti a brandelli, in confezioni di succo di frutta o scatole di scarpe
Si chiama Kermit Gosnell, ha 72 anni, e da "anonimo" dottore di una clinica di Philadelphia è diventato, per tutta l'America, il "medico degli orrori".
L'uomo è stato infatti giudicato colpevole dell'omicidio volontario di tre neonati a causa degli aborti clandestini che praticava.
Non parliamo di un paladino dei diritti delle donne all'interruzione di gravidanza, ma di un dottore che faceva abortire anche oltre i limiti consentiti dalla legge americana, per la quale il feto può essere di massimo 24 settimane, e in alcuni casi "sopprimeva" anche bambini nati vivi.
Gosnell ricorreva alla tecnica dello "snipping", ovvero il taglio con le forbici della colonna vertebrale dei neonati, e conservava i feti, congelati e ridotti a brandelli, in confezioni di succo di frutta o scatole di scarpe.
Nel 2010 l'Fbi scoprì per caso la sua attività illegale, e al momento della perquisizione della clinica gli agenti si trovarono di fronte a locali sporchi di sangue, escrementi di gatti, donne semi-coscienti abbandonate in sala e strumenti operatori obsoleti e arrugginiti.
Terribili le testimonianze raccolte durante il processo: una delle tecniche utilizzate dal "medico degli orrori" era quella di far partorire in anticipo le donne facendole sedere sul water, in modo da far cadere il feto nell'acqua.