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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La guerra / Russia

Medvedev: "Russia pronta a usare il nucleare per le regioni annesse"

Nuova minaccia dell'ex leader del Cremlino: "Solo la vittoria russa è una garanzia contro la guerra mondiale". Da Mosca accuse all'Italia

La Russia sarebbe pronta a utilizzare il nucleare per le regioni annesse dell'Ucraina. Lo ha detto l'ex presidente russo, e oggi vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev.

"L'Occidente - ha scritto su Telegram - spinge il mondo verso una guerra globale, ma solo la vittoria russa è una garanzia contro la guerra mondiale". L'Occidente continua a ripetere che "non si può permettere alla Russia di vincere. Che significa? Se non vince la Russia, deve vincere l'Ucraina. E l'obiettivo di Kiev è il ritorno di tutti i territori che in precedenza le appartenevano (Donbass e Crimea, ndr). Questa è una minaccia all'esistenza stessa del nostro Stato. E rappresenta una ragione diretta per l'applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare", ha spiegato. "Non è questa una diretta provocazione di una guerra mondiale con l'uso di armi nucleari?", ha aggiunto.

Putin sente Erdogan 

Intanto, proseguono i negoziati per far ripartire l'accordo sull'export di grano dall'Ucraina. Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha sentito l'omologo turco Recep Erdogan, spiegando che la decisione di Mosca di sospendere l'intesa sulle navi nel mar Nero è stata dettata dal fallimento della parte dell'accordo che doveva permettere le libere esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti dalla Russia. Putin ha ribadito che Mosca è pronta a esportare gratuitamente grano e fertilizzanti ai Paesi africani, mentre per le navi ucraine attende la conclusione di un'indagine sull'attacco alla base della flotta russa del mar Nero a Sebastopoli e se Kiev fornirà garanzie di sicurezza. Secondo quanto emerso in questi giorni, Mosca accusa il Regno Unito di aver fornito all'Ucraina i droni con cui è stato condotto l'attacco in Crimea. 

Le accuse all'Italia

Non c'è solo Londra nel mirino delle accuse di Mosca. Secondo l'ambasciatore russo a Roma, Serghei Razov anche l'Italia avrebbe oltrepassato la sottile linea rossa che, secondo la Russia, comporta un coinvolgimento diretto dei Paesi Nato nel conflitto: "Non escludo" che l'Italia, oltre alle armi, abbia mandato in Ucraina anche uomini, ha detto Razov in un'intervista a Oval media a margine del Verona Eurasian Economic Forum del 27-28 ottobre a Baku e rilanciata sulla pagina Facebook dell'ambasciata russa a Roma. 

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