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Sabato, 20 Aprile 2024

Megumi, storia di un rapimento per capire la Corea del Nord

Negli anni 70 e 80, la Corea usava i sequestri nell'addestramento delle spie. Megumi Yokota fu rapita da agenti nord-coreani nel 1977. A quell’epoca la ragazzina giapponese aveva 13 anni e frequentava il primo anno della scuola media: venne rapita mentre tornava a casa da scuola

Megumi è il nome di una donna giapponese che aveva 13 anni quando nel 1977 venne rapita e portata in Corea del Nord. E Megumi è il titolo del libro di Antonio Moscatello, che parla di un Paese nato dalla Guerra Fredda e rimasto incastrato in quella contrapposizione tra potenze.

Negli anni '70 e '80, la Corea usava i sequestri nell'addestramento delle spie. Megumi Yokota fu rapita da agenti nord-coreani nel 1977. A quell’epoca la ragazzina giapponese aveva 13 anni e frequentava il primo anno della scuola media: venne rapita mentre tornava a casa da scuola. Alla sua storia è dedicato anche un docu-film, “Abduction” (2006), prodotto dalla regista Jane Campion.

"Il libro cade in un momento particolarmente intenso per la Corea del Nord che è al centro di tensioni regionali e globali  a causa dei suoi test nucleari e missilistici. E' casuale che il libro esca oggi, perché si tratta di un'inchiesta che ho condotto qualche anno fa e che ho sviluppato in anni di lavoro. Il senso è questo: la Corea del Nord è uno dei Paesi meno compresi del mondo e tuttavia è un Paese che pone dei problemi globali tali che gli stessi Stati Uniti, considerano questa realtà una delle più pericolose al mondo anche perché intreccia questioni che riguardano gli Usa, il Giappone, la Cina, tutte le grandi potenze sono coinvolte nel tipo di contenimento di un paese che non si fa contenere".

Un libro che parla anche delle narrazioni caricaturali dei leader della Nord Corea. "Kim Jong Un, come anche il padre e per certi versi anche il nonno, è stato descritto come un ragazzino obeso, viziato, tuttavia questo non permette di capire qual è la natura della strategia che la Corea del nord segue per riuscire a mantenere la sua presenza un po' eccezionale sul contesto globale, perché sembra un Paese incastrato nella Guerra fredda. E' una strategia questa che ha molto a che fare con il ricatto, il nucleare e con la provocazione continua".

Ma la crisi nordcoreana vedrà uno sviluppo un conflitto aperto con Usa coinvolti? "L'arrivo di Trump pone interrogativi e la stessa strategia nordcoreana, che è quella di tirare sempre la corda ma fino a un certo punto, è una strategia pericolosa, quindi è molto difficile se oggi c'è questa possibilità. Tutte le potenze regionali non hanno interesse a creare un conflitto aperto".

La curiosità che tutti avranno leggendo il libro è: Megumi, oggi avrebbe o ha 53 anni, chi potrebbe essere? E anche un'altra donna di cui parli, la romena Bumbea che scomparve in Italia nel 1978, che c'entra in questa storia? "Megumi sarebbe oggi una nonna, forse è una nonna, perché ha avuto una figlia in Corea del nord e questa ha avuto una figlia a sua volta. Non sappiamo che fine abbia fatto, potrebbe essere ancora viva, non ci sono prove. Doina Bumbea, pittrice romena rapita a Roma o attratta con inganno in Corea del Nord, è una dei tanti rapiti di cui parlo nel libro, storie che sembrano uscite davvero da un romanzo di spionaggio, incredibili che mi hanno fatto innamorare e sentire il magone perché sono spesso storie non a lieto fine".

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